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Isola d'Elba, nate 54 tartarughe marine dal nido della spiaggia di Galenzana | VIDEO

Le immagini degli esemplari di Caretta Caretta che, nella tarda serata di ieri, hanno lasciato il nido e raggiunto il mare

Lieto evento sulla spiaggia di Galenzana, nel comune di Campo nell'Elba (Isola d'Elba), dove sono nati 54 esemplari di tartarughe marine Caretta Caretta che nella tarda serrata di ieri, sabato 5 agosto, hanno lasciato il nido e raggiunto il mare. Era da qualche giorno che le volontarie e i volontari di Legambiente facevano turni di sorveglianza h24 in attesa che dal nido scavato nella notte del 15 giugno nascessero i piccoli. Ma dopo il grosso temporale della notte tra il 4 e il 5 agosto le speranze che nella sabbia si aprisse il piccolo buco ad imbuto erano poche, e invece il "miracolo" è avvenuto intorno alle 23.25, quando 51 piccole tartarughe marine sono emerse improvvisamente dal nido, sciamando sulla sabbia illuminata dalle luci rosse - che a differenza di quella bianca non disturba ed anzi attrae le tartarughe - e si sono precipitate in mare seguendo la pista che era stata preparata nei giorni scorsi dai volontari, da due mesi impegnati a cercare tracce di nidi da mettere in sicurezza (sei quelli trovati all'Elba, un record non solo per l'isola ma per tutta la Toscana).

"La meraviglia e lo stupore - dicono da Legambiente - si sono ripetuti poco dopo, alle 1,55 del 6 agosto, quando dal nido ha fatto faticosamente capolino un'altra tartarughina, poi seguita da altre due piccole esploratrici della notte e del mare, che sono scompare come le altre nel mare nero illuminato dalla luna. Ora le nostre volontarie e i nostri volontari, in accordo con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e il Progetto europeo LIFE Turtle Nest che vede la Partecipazione di ARPAT e delle Università di Pisa e Siena, continueranno a vigilare sul nido di Galenzana e le tartarughine per una settimana circa. Poi i ricercatori di ARPAT, Istituto zooprofilattico e Università scaveranno il nido per contare le uova schiuse e quelle non schiuse, per scovare le possibili tartarughine 'pigre' e quelle che purtroppo non ce l'hanno fatta. È il miracolo magnifico e crudele della vita che perpetua questa specie antichissima e pacifica.

"Legambiente - concludono dall'associazione - ringrazia volontari e volontarie che con il loro lavoro gratuito e disinteressato stanno permettendo che questo miracolo avvenga nella massima sicurezza. Un miracolo al quale tutti possono assistere rispettando delle precise e inderogabili regole, ovvero seguire scrupolosamente le indicazioni dei volontari, non superare mai le barriere a difesa del nido e della pista che porta al mare, non illuminare le tartarughine e non scattare foto con il flash, non entrare in mare, non disturbare il lavoro dei volontari. Chiunque può partecipare a una bellissima impresa di tutela della natura, a conservare una specie così affascinante e Importante per il mantenimento degli equilibri marini e a contribuire a un'operazione di volontariato che sta dando un grande ritorno di immagine alla nostra Isola".

"Cerchiamo volontari - l'appello finale di Isa Tonso - non solo per continuare il pattugliamento mattutino delle spiagge alla ricerca di tracce, ma anche per fare i turni per sorvegliare i nidi di Galenzana, Lacona e Fetovaia al momento delle schiuse iniziate a Galenzana e che finiranno probabilmente a settembre a Marciana Marina e L'Innamorata. Chi ha fatto questa esperienza sa che vedere le tartarughine uscire dalla sabbia per raggiungere il mare è qualcosa che non si scorda mai, un'emozione imperdibile. Chi fosse interessato/a a dare una mano alle tartarughine perché possano raggiungere il mare in sicurezza e a partecipare a un'esperienza ambientale e scientifica, può contattarci a legambientearcipelago@gmail.com – 3407113722".

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