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Capraia, le uova di falco pescatore non si sono schiuse: revocata l'ordinanza d'interdizione nelle aree di nidificazione

L'animale era tornato a nidificare sull'isola a distanza di oltre 90 anni dall'ultima volta. Giampiero Sammuri, presidente del Parco: "Difficile conoscere i motivi dell'insuccesso. Ottimisti per il prossimo anno"

Le uova di falco pescatore deposte all'isola di Capraia nelle scorse settimane non si sono schiuse. A darne notizia è il presidente del parco dell'Arcipelago Giampiero Sammuri, che, contestualmente, informa della revoca dell'ordinanza di interdizione all'accesso nelle aree di nidificazione entrata in vigore lo scorso 5 maggio. In seguito all'accertamento della nidificazione, la prima a distanza di 90 anni, era stato infatti vietato l'accesso nel tratto di mare tra punta del Recisello a nord e punta del Fondo a sud ad una distanza inferiore ai 300 metri dal nido artificiale in cui erano state deposte le tre uova.

Sammuri: "La nidificazione ci fa ben sperare per il prossimo anno"

"Le uova di Falco pescatore nel nido di Capraia non si sono schiuse. Ovviamente dispiace, ma questo non cancella il valore straordinario della nidificazione della specie a oltre 90 anni dall'ultima accertata (1927 Montecristo, ndr) - ha dichiarato Giampiero Sammuri -. Le cause dell'insuccesso possono essere varie ed è difficile avere delle certezze. Potrebbe essere che uno dei due individui della coppia sia giovane ed inesperto, come alcuni comportamenti che abbiamo osservato farebbero pensare. Ma, ad esempio, anche l'espertissima e consolidata coppia del parco della Maremma, quest'anno ha avuto tre uova non schiuse, mentre l'anno scorso aveva fatto involare forse i due giovani più belli. tra gli oltre 50 che negli ultimi 10 anni abbiamo inanellato".

"Quello che è certo - ha proseguito il presidente dell'Arcipelago -  è che la nidificazione di Capraia ci fa ben sperare per il prossimo anno, i 4 nidi attivi della specie a Capo corso (mezz'ora di volo per un falco pescatore) sono un ottimo 'serbatoio' e sicuramente saremo più preparati ed attenti a monitorare la situazione. Ovviamente l'ordinanza di interdizione dell'area verrà revocata, ora non ha motivo di esistere".

"Comportamento esemplare da parte degli abitanti"

"Con il gruppo di ricerca sul falco pescatore  abbiamo passato giornate intere in osservazione - ha spiegato Sammuri - e, soprattutto negli ultimi giorni, sono passate decine di imbarcazioni nella zona e nessuna di esse ha superato le boe che delimitavano l'area interdetta alla navigazione. Identico riscontro ci hanno dato le telecamere ed il report dei servizi che ha effettuato la guardia costiera, che ringrazio per l'impegno e la collaborazione".

"Volevo però ringraziare sentitamente gli abitanti di Capraia - ha continuato -, per me è stato esaltante negli ultimi 2 mesi venire con frequenza quasi settimanale e trovare tantissime persone che mi fermavano per strada, gestori di bar o ristoranti, che mi domandavano notizie, se le uova si erano schiuse e come stavano i falchi. Ed è anche la dimostrazione che il comportamento che ho sempre tenuto in casi del genere è quello giusto. Non ha nessun senso tenere segreta una nidificazione importante, molto meglio comunicare, spiegare, coinvolgere. Sono certo che se un'imbarcazione, proveniente da chissà dove, avesse superato le boe i primi ad intervenire, se in zona, sarebbero stati i capraiesi. Sotto questo aspetto - ha concluso - questa è forse l'esperienza più bella da quando mi occupo di parchi e di conservazione della natura, cioè da sempre, e che mi porterò sempre nel cuore".

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