Isola d'Elba, tornano gli uccelli migratori: avvistati falco di palude, martin pescatore e germano reale. Foto

A Mola, la piccola ma importantissima zona umida nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ai confini tra i Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro, all'Isola d'Elba, la primavera ha portato con sé gli uccelli migratori, i messaggeri della rinascita di un habitat insulare unico che, come più volte denunciato da Legambiente, era stato devastato da usi impropri e da un'incuria durata troppi anni. 

A certificare il successo, dopo soli pochi mesi, dei lavori di ripristino degli habitat di una delle due zone umide rimaste all'Elba è arrivato un testimonial eccezionale, un regale falco di palude, un piccolo re scontroso, signore del canneto, che solo la pazienza di Roberto Barsaglini è riuscito a immortalare in qualche foto.

Oltre al falco, la risorta palude di Mola si sta ripopolando di una corte di esseri sorprendenti e bellissimi, coloratissimi o mimetici, che a volte, come le gallinelle d'acqua o il Martin pescatore, si sono trasferiti nei nuovi chiari realizzati grazie all'intervento del Parco.

Tra a quelli che sono ormai i chiassosi padroni di casa, i Germani reali mentre il pettirosso non si è deciso ancora migrare verso nord da questo nuovo paradiso e le rondini dalla gola rossa hanno fatto ritorno dall'Africa fortunatamente numerosissime, tra le rive salate, l'acqua salmastra e l'acqua dolce, a caccia di molluschi, crostacei, pesci e insetti.

Hanno fatto la loro comparsa piccoli trampolieri indaffarati come il Voltolino, il Piro Piro Boschereccio, il Corriere piccolo, il timido Porciglione e il mimetico frullino. Tra i molti passeriformi spiccano per le loro vistose livree  la splendente Cutrettola e la magnifica Ballerina gialla.