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Torna l'ora legale, domenica 29 marzo lancette avanti: si dormirà un'ora in meno, ma sarà l'ultima volta

Con il cambio d'ora si avranno 60 minuti di luce in più, ma dal 2021 resterà in vigore soltanto l'ora solare

Potrebbe essere l'ultima volta e, sicuramente, sarà quella che meno cambierà i nostri ritmi di vita. Perché se è vero che si dormirà un'ora di meno, tempo per recuperare il sonno ne avremo sicuramente in abbondanza essendo costretti a rimanere a casa a causa dell'emergenza Coronavirus. E allora il cambio d'ora, da quella solare a quella legale, di questi tempi passerà quasi inosservato, per quanto ci si dovrà comunque ricordare di spostare le lancette in avanti di un'ora agli orologi che non si sincronizzeranno in automatico. Quando? La notte di domenica 29 marzo, alle 2 che d'improcvviso diventeranno le 3, rubandoci sì un'ora da sotto le coperte ma regalandoci al tempo stesso un'ora di luce in più

Ora solare e ora legale, il 2020 l'ultimo anno dell'alternanza?

Potrebbe essere questa, però, l'ultima volta che saranno spostate le lancette. Il parlamento europeo si è infatti espresso favorevole nel sospendere dal 2021 la convenzione che vuole che ogni anno si spostino in avanti a marzo e indietro a ottobre le lancette dell'orologio per sfruttare al massimo le ore di luce a disposizione e ridurre i consumi energetici. Questa soppressione del cambio d'ora era stata chiesta dalla Commissione già dal 2019, con il mantenimento dell'ora legale (l'orario estivo, per intenderci) ma la richiesta è stata bocciata e l'abolizione del cambio rimandata al 2020, lasciando a ogni Paese la facoltà di decidere a quale dei due "fusi orari" attenersi.

Chi propose l'ora legale

La prima proposta di cambio d'ora avvenne da Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori dell'America che propose l'introduzione dell'ora legale nel saggio "Un progetto economico per diminuire il costo della luce", pubblicato nel Journal de Paris nel 1784. La sua idea comunque cadde nel vuoto dal momento che allora gli orologi non erano ancora diffusi e le ferrovie (per sincronizzare gli orari dei treni) ancora non esistevano. 

Quando venne attuata l'ora legale

Il suggerimento di Franklin venne ripreso, verso gli inizi del 1900, da un imprenditore inglese, William Willett, che, nell'opuscolo "The Waste of Daylight", descrisse che se la luce delle giornate fosse durata più a lungo, il risparmio sull'illuminazione artificiale sarebbe stato di circa 2,5 milioni di sterline. Inizialmente anche questa proposta venne scartata ma con l'ingresso dell'Inghilterra nella prima guerra mondiale il risparmio energetico divenne prioritario così il 17 maggio del 1916 l'idea di Willett venne attuata non solo nel Regno Unito ma anche nel resto d'Europa. 

L'ora legale in Italia

Nel 1916 l'orla legale nel nostro Paese fu introdotta con decreto legislativo n.631, del 25 maggio. Tuttavia, dopo essere stata abolita e approvata diverse volte, venne definitivamente adottata con una legge 503 nel 1965, in piena crisi economica. All'inizio, l'ora legale aveva una durata di soli quattro mesi (maggio-settembre), divenuti poi sei nel 1980 fino agli attuali sette nel 1996. 

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