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Soldi spariti dal Comune di Collesalvetti, il sindaco respinge le accuse social ai dipendenti: "Piena stima nei loro confronti"

Dopo il caso dell'ammanco da 650mila euro per il quale risulta indagata l'ex economa dell'amministrazione colligiana, il primo cittadino Adelio Antolini si schiera in difesa dei lavoratori comunali: "Una sola responsabile, apprezzamento e fiducia per i nostri impiegati"

Le indagini della guardia di finanza di Livorno hanno individuato una sola responsabile dell'ammanco da oltre 600mila euro dalle casse del Comune di Collesalvetti, ovvero l'ex economo del Municipio colligiano, Francesca Gagliardi, già denunciata nel 2019 per peculato nell'inchiesta che venerdì 15 gennaio ha portato all'arresto di quattro persone tra Livorno e Pisa coinvolte in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo l'accusa, i soldi fatti sparire dal 2009 al 2018 servivano proprio a caricare carte prepagate per l'acquisto di droga e scommesse online, ma la sola dipendente comunale indagata risulta appunto la 45enne che aveva la possibilità di accesso alle casse del Comune, per altro già licenziata un anno e mezzo fa.

Eppure, nonostante le rivelazioni delle indagini, nel mirino dei social è finita tutta l'amministrazione colligiana, con i dipendenti accusati da diversi utenti Facebook di essere "incompetenti, stolti e ladri". Esternazioni pubbliche che hanno fatto arrabbiare il sindaco Adelio Antolini, il quale respinge al mittente le accuse calunniose e prive di fondamento.

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Antolini: "Stima e fiducia in tutti i dipendenti"

"Dall'indagine accurata della guardia di finanza - spiega Antolini - partita a seguito della denuncia circostanziata presentata alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti dall'allora Sindaco Lorenzo Bacci, è emersa l'esclusiva responsabilità del fatto da parte dell'ex economo comunale. Se la giustizia sta facendo il suo corso è anche grazie ai lunghi mesi di lavoro certosino svolto con competenza e dedizione dal nostro personale amministrativo, che ha permesso di identificare dettagliatamente i movimenti illeciti compiuti e le modalità in base alle quali gli stessi sono stati realizzati ed occultati".

"A fronte di questo lavoro - continua il sindaco - sono stati adottati interventi migliorativi di carattere amministrativo/procedurale per rafforzare ulteriormente il sistema di gestione e controllo dell'economato ed escludere così, il ripetersi di casi analoghi. Di questo, è stato dato riscontro al Collegio dei Revisori dei Conti nell'ottobre 2019. Inoltre, nel giugno 2019, dopo la denuncia, è stato avviato il procedimento disciplinare nei confronti dell'ex dipendente, che si è concluso, ad ottobre dello stesso, con il licenziamento. E ad oggi, abbiamo messo in campo ogni azione necessaria per far superare al Comune le difficoltà che questa vicenda ha comportato".

"Dunque - conclude il sindaco - non posso far altro che esprimere il mio apprezzamento, la stima e la fiducia nei confronti di tutti i dipendenti, in special modo per coloro che si sono adoperati affinché le indagini giudiziarie avessero pieno supporto e, pertanto, diffido chiunque a diffondere offese e calunnie di vario genere, mirate a ledere la dignità ed il decoro del personale dipendente che con dedizione e professionalità opera a servizio della collettività locale".

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