Impianto sportivo alla Scopaia, il comitato No Cubone: "Orti urbani all'ex Labrogarden, quali interessi ci sono?"
Gli abitanti di via San Marino: "Quell'area sarebbe perfetta per la cittadella, ma il Comune non vuole spostarla"
Il comitato No Cubone continua la sua battaglia per chiedere che l'impianto sportivo che dovrà nascere alla Scopaia in via San Marino venga spostato nell'area ex Labrogarden. Nei giorni scorsi, un gruppo di attivisti aveva protestato davanti al Comune per chiedere all'amministrazione comunale di rivedere la sua scelta. Oggi invece lo stesso comitato ha inviato una lettera nella quale chiede lumi sulla scelta della giunta di creare nell'area in questione degli orti urbani: "Quali sono i reali interessi dietro questa decisione? - si chiedono dalla Scopaia -. Perché quella zona non può essere destinata alla cittadella dello sport?".
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"Area ex Labrogarden perfetta per l'impianto sportivo"
"Oggi, in pompa magna, - fanno sapere dal No Cubone, si annuncia che l'amministrazione comunale concederà ai suoi cittadini qualche spazio in più per fare orti urbani, ovvero l'area ex Labrogarden in cui da mesi chiediamo che sia spostato il progetto dell'impianto sportivo. Perché la zona orti urbani in via Bedarida a Coteto, che è stata completata da più di 5 anni con pozzo, impianti di irrigazione, allacci per l'energia elettrica e fognatura nera con un costo di 170mila euro è ancora in completo abbandono? Ci sembra, oltretutto, che l'annuncio orti urbani alla ex Labrogarden sia stato lanciato un po' 'alla leggera'.
"È stato fatto uno studio di fattibilità? - continua il comitato -. Noi sappiamo che esiste il sacrosanto principio che chi inquina paga, e quindi la domanda sorge spontanea: il sindaco ha fatto i necessari carotaggi nel suolo? Si tratta di una informazione ambientale fondamentale: siamo sicuri che l'area occupata da vivai non sia da bonificare? Chiederemo anche una commissione consiliare di inchiesta per capire da chi sono ancora occupati gli orti di via Spagna, che già ci sono, e potrebbero essere utilizzati come orti urbani".
"Quali accordi ci sono dietro all'ex Labrogarden?"
Il No Cubone chiede nuovamente all'amministrazione comunale i perché non sia possibile spostare l'impianto sportivo dalla Scopaia: "Non ci hanno mai dato una risposta chiara, ma si sono limitati a dire che è una scelta politica. Cosa vuol dire? Continuano ad arrampicarsi sugli specchi riguardo alla destinazione d'uso dell'area ex Labrogarden. Lì ci sono ben 37mila mq di terreno comunali destinati a servizi di cui 22mila già cementificati e degradati da anni in attesa di recupero. Il 'cubone' può quindi essere inserito in un parco verde o può essere implementato al progetto di 'cittadella dello sport' con anche impianti sportivi all'aperto tutt'intorno. È di questi giorni la notizia che sono stati stanziati ulteriori 600mila euro per gli impianti sportivi all'aperto intorno al 'cubone' con ulteriore distruzione del verde di via San Marino".
"Senza contare - conclude il comitato - che all'ex Labrogarden ci sarebbe posto anche per un numero adeguato di parcheggi e si potrebbe cogliere l'occasione per mettere in sicurezza e rendere percorribili a piedi e in bicicletta tutta la via del Crocino e la via di Popogna. A questo punto la domanda sorge spontanea: ci sono forse interessi particolari nell'area in questione? Perché quel terreno di proprietà della famiglia Melani acquistato dalla società Le Ninfee ha avuto, il 14 maggio 2009, un passaggio di cessione di diritti reali a titolo gratuito al Comune? Con quali accordi?"