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Enduro su spiagge e scogliere dell'Elba, Legambiente: "Fermare questi vandali"

L'associazione attacca duramente i due motocilisti di Brescia che hanno condotto i loro mezzi nelle zone protette dell'isola

Legambiente attacca duramente i due motociclisti bresciani che lo scorso marzo hanno condotto i loro mezzi in luoghi vietati dell'isola d'Elba (postando poi i video su Youtube) e per questo sono stati multati dai carabinieri forestali. "Prima di tutto occorre aprire una possibilità di dialogo con chi ha una passione che non condividiamo ma che riteniamo legittima se esercitata nel rispetto della legge, delle regole, della natura. Ci saremmo aspettati una presa di posizione simile anche dalle associazioni elbane, ma come sempre si tace o si minimizza, quando addirittura sui social non si incitano i vandali e ci se la prende con chi fa rispettare la legge e le regole" (sotto il filmato, postato da Legambiente, dei due motocilisti all'Elba, ndr)

L'associazione poi tira in ballo anche gli enti dell'isola: "Si vedono chiaramente alcuni basisti elbani che, certamente non gratuitamente, portano dei vandali esaltati anche su sentieri nell'area protetta, già abbondantemente devastati dal passaggio di mezzi motorizzati. L'intervento dei carabinieri è l'ennesimo di una serie che evidentemente non riesce a fermare questo assalto scriteriato". 

"Lo diciamo per l'ennesima volta - conclude Legambiente - e speriamo questa volta di venire ascoltati: bisogna che i Comuni definiscano percorsi per consentire di esercitare l'attività motoristica e che il Parco Nazionale la regolamenti in maniera certa e definitiva sulle strade percorribili. Questo si potrà fare solo coinvolgendo anche le associazioni motociclistiche ma soprattutto operatori turistici, guide ambientali ed escursionistiche". 

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