Invasione granchi blu, Unci AgroAlimentare: "La campagna di contrasto diventa operativa"
Il presidente Gennaro Scognamiglio: "Questa specie deve diventare una risorsa e non un problema"
"La campagna di contrasto all'invasione del granchio blu nei mari italiani diventa operativa. L'obiettivo è limitare i danni provocati da questa specie proveniente dall'Atlantico del Nord e cercare di trasformarla in una risorsa". Così Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di Unci AgroAlimentare dopo i recenti casi di avvistamento lungo tutta la Toscana, compreso Livorno, e non solo. "Siamo stati tra i primi a sollevare, insieme alle imprese aderenti e ai nostri pescatori, il pericolo rappresentato dalla presenza in acqua del crostaceo alieno, che si è rapidamente diffuso nel Mediterraneo, evidenziando le ricadute negative per le attività ittiche e gli equilibri della catena alimentare, a causa della sua capacità predatoria. Grazie al governo nazionale si è riusciti a mettere in piedi un piano di intervento per la gestione del problema, con l'intento di creare nuove opportunità per il comparto ittico, attraverso la cattura sistematica e la commercializzazione della specie killer, la cui carne è considerata pregiata e prelibata"
Invasione granchi blu, al Calambrone pescati esemplari grossi come una bottiglia.
Grazie all'entrata in vigore del decreto, sarà possibile usare per la cattura del granchio attrezzi appositi: "L'autorizzazione sarà rilasciata a tutte le imprese di pesca e acquacoltura che ne faranno richiesta. Si potrà così tenere sotto controllo la specie, sradicandola dalle nostre acque, e fornire informazioni utili per predisporre ulteriori azioni di contenimento di questo predatore. Gli attrezzi da pesca indicati devono essere utilizzati esclusivamente per la cattura del "granchio blu"".