Trentanove storie di rinascita, trentanove storie di persone che, della propria disabilità, sono riuscite a farne un vero e proprio punto di forza, ribellandosi a quello che sembrava un destino ormai segnato. "Ricomincio da qui", libro fotografico-narrativo della giovane livornese Sara Stojkovic edito da Editasca, è un inno di speranza, un manifesto di come la vita, malgrado le difficoltà che possa porci davanti, non sia mai un dono da buttare. E la stessa autrice, d'altra parte, lo sa bene: un incidente a cavallo, a lei che era una promettente ballerina professionista, le ha stravolto completamente l'esistenza, impedendole di praticare qualsiasi attività sportiva: "Allora - racconta Sara - mi sono attaccata alla fotografia, che era l'unica cosa che potevo fare. Da quello che mi era capitato volevo trarne la forza per fare qualcosa di buono".

"Si può ricominciare e diventare più forti, queste storie ce lo insegnano"

E così Sara, che esercita oggi la sua attività di fotografa da freelance, ha iniziato a girare per tutta Italia alla ricerca di storie da raccontare: "Ho girato il Paese in lungo e largo alla ricerca di storie da raccontare - spiega l'autrice, che presenterà ufficialmente il suo libro, già disponibile in libreria, sabato 22 aprile al Centro Canoa in località Tombolo -. Alla fine ho raccolto storie che vengono da Livorno, da Pisa, ma anche da Milano, Torino e Cuneo: insomma, è stata un'esperienza che mi ha portata un po' in tutte le regioni e a contatto con vari tipi di disabilità. Tra queste non dobbiamo dimenticare quella mentale, che può scaturire anche da un evento comune ma traumatico come la perdita del lavoro o il fallimento del matrimonio".

"Nel mio viaggio - aggiunge - ho trovato persone la cui vita, per malattie o infortuni, si è ribaltata in negativo, ma che, nonostante tutto, non si sono arrese e che, dopo un duro percorso, sono state capaci di rinascere, fino ad arrivare a fare cose che probabilmente mai si sarebbero immaginate. C'è chi, della propria disabilità, ha saputo fare uno strumento attraverso cui veicolare ed incentivare strumenti e attività fondamentali, quali la costruzione di protesi o la diffusione di sport paralimpici. Le loro sono testimonianze - sottolinea - trasmettono un messaggio di speranza".

E a chi, purtroppo, è costretto a trovarsi in condizioni di disabilità, Sara Stojkovic lancia un messaggio: "Arrabbiatevi, sfogatevi, è giusto fare così inizialmente, ma poi si può ricominciare, si può rinascere e diventare più forti. Prima, questo, lo dicevo a me stessa a bassa voce, quasi timidamente, ma adesso, dopo la raccolta di tutte queste testimonianze, posso affermarlo con certezza: credetemi, è davvero così".