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Carabinieri in lutto per la scomparsa del sottotenente Giuseppe Cei

Poco più di un anno fa la festa al comando provinciale di viale Fabbricotti per il centenario del militare in congedo. Il cordoglio dell'Arma

Si è spento a 101 anni compiuti il sottotenente dei carabinieri in congedo Giuseppe Cei, un pezzo di storia di Livorno e del Paese che i colleghi e gli amici più cari chiamavano semplicemente Peppino. In pensione dal 1981 dopo 43 anni di onorato servizio, il 27 settembre 2019 il comando provinciale dell'Arma gli aveva reso omaggio per il suo centenario con una festa in viale Fabbricotti alla quale avevano presenziato i più alti gradi militari, tra cui il comandante colonnello Massimiliano Sole che, nell'occasione, lo definì "un uomo straordinario".

"Volevano farmi entrare in polizia - raccontò quel giorno Cei tra i molti aneddoti -, ma io scelsi i carabinieri. Ho lavorato molto in vita mia, ma rifarei tutto". E quel tutto iniziò giovanissimo, a soli 19 anni, quando Cei si arruolò nel 1938 tra gli allievi carabinieri. Poi la guerra, la campagna in Albania, la prigionia in Germania e il ritorno in Italia da comandante della stazione di San Vincenzo, fino all''onorificenza della presidenza della Repubblica, nel 1985, quale Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Cei se ne è andato venerdì 5 febbraio, circondato dall'affetto dei cari e dall'abbraccio di tutti i colleghi. Alla famiglia, agli amici e ai colleghi giungano sentite le condoglianze della redazione di LivornoToday.

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