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Museo di Storia Naturale, la banca dei semi riconosciuta come Centro di conservazione della flora

Il riconoscimento è arrivato dalla Regione Toscana.La direttrice Anna Roselli: "Gli orti botanici essenziali per il mantenimento della diversità vegetale"

Importante riconoscimento per la banca dei semi del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo della Provincia, dichiarata dalla Regione Toscana Centro di Conservazione ex situ della flora (CESFL). Attivata nel 2001 come strategia per la conservazione dei semi, la banca del germoplasma del museo conta oggi 825 accessioni per un totale di 164 specie fra semi, piante endemiche o tipiche della provincia di Livorno e, più in generale, dell'area mediterranea, campionate sia da popolazioni di specie coltivate nell'orto botanico sia da popolazioni spontanee sul territorio della provincia.

"Il 30% della flora mondiale - sottolinea la direttrice del museo, Anna Roselli - è oggi conservata negli orti botanici, strutture che rappresentano una risorsa cruciale nel mantenimento della diversità vegetale, in quanto preservano le piante mediante la loro diretta coltivazione o tramite le collezioni di semi provenienti da popolazioni naturali o coltivate nell'orto stesso. Tali collezioni vanno ad arricchire le cosiddette “banche dei semi” secondo le norme della strategia di conservazione ex situ".

Nel 2005 la Provincia di Livorno ha sottoscritto a Pavia l'adesione alla Rete nazionale RIBeS (Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione ex situ della flora Spontanea), della quale è attualmente socio fondatore. Inoltre, la Banca del Germoplasma del Museo è partner della Millennium Seed Bank di Kew (Inghilterra) nella rete “Millennium Seed Bank Partnership Data Warehouse” per la condivisione dei dati su piattaforma on line.

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