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Attualità Rosignano Marittimo

"Parole volanti", a Castiglioncello tre giorni di incontri sulla contemporaneità

La rassegna, curata da Paolo Iabichino, mette al centro dell'attenzione la comunicazione, i social e il loro impatto sulla società

Torna alla Limonaia di Castello Pasquini a Castiglioncello "Parole Volanti. Dialoghi a Castiglioncello sulla contemporaneità", rassegna curata da Paolo Iabichino. Per questa nuova edizione che parte venerdì 16 agosto, Paolo Iabichino prende spunto dalla domanda "Siamo davvero tutti iperconnessi? Non è forse più vero che stiamo vivendo un tempo di nuove opportunità, dove la tecnologia e i canali sociali ci mettono a contatto con nuove forme di conoscenza?". Forse basta smettere di demonizzare e avvicinare la tecnologia con una maggiore consapevolezza. Per tentare di dare una risposta a questa riflessione il primo appuntamento (venerdì 16 agosto alle 18) sarà con Vera Gheno (sociolinguista) e Bruno Mastroianni (filosofo della comunicazione) che presenteranno il loro libro "Tienilo Acceso. Posta, commenta, condividi, senza spegnere il cervello" edito da Longanesi.
Vera Gheno e Bruno Mastroianni hanno scritto questo libro che parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani. Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall'odio, dalla paura e dalla diffidenza. La verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire. Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri. La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete. Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e consapevole delle parole.

Il programma nel dettaglio

Martedì 20 agosto, sempre alle 18, Monica Bormetti presenterà con Paolo Iabichino "#Egophonia - Gli smartphone tra noi e la vita", edito da Hoepli . Sembra che non si possa più fare a meno del nostro smartphone. È più potente dei computer che hanno mandato l'uomo sulla Luna, ma in molti lo usano più che altro per intrattenersi. #Egophonia propone una riflessione su come potremmo usare il cellulare in modo più consapevole. E al termine della presentazione, per tutti gli ospiti la prova del fuoco: un aperitivo senza cellulare, per parlare di benessere digitale.
Monica Bormetti è nata negli anni Ottanta nel cuore delle Alpi, da papà italiano e mamma francese, ed è sempre stata una curiosa viaggiatrice. Ha vissuto in Italia, Nuova Zelanda, Parigi, Budapest e Malaga. Nel 2008 si è laureata in psicologia clinica all'Università di Padova e, dal 2015,
lavora nel marketing online per diverse start up. Nel 2016, durante un viaggio da sola in Indonesia, le si ruppe lo smartphone. Dopo una fase di panico e disorientamento, ha apprezzato l'esperienza e da lì ha iniziato a studiare il rapporto tra tecnologia digitale ed essere umano. L'ultimo appuntamento sarà venerdì 23 agosto alle 18, con Mafe De Baggis intervistata da Michele Boroni su "Luminol - La realtà rivelata dai media digitali", Hoepli. Qualunque cosa si creda sui media digitali è probabilmente sbagliata, per loro stessa natura: ogni esperienza è diversa dalle altre, perché ogni esperienza è personale. Per una serata, per un'ora, smettiamola di pensare ai media digitali e proviamo a pensare a chi li abita, li usa, li progetta, ne abusa: perché forse non sono loro, siamo noi. Mafe De Baggis è consulente di comunicazione freelance, è specializzata in progettazione di piani editoriali e di presenza/relazione negli ambienti sociali online (community, blog, social media). Ha lavorato tra gli altri, per Virgilio, RCS, Mondadori, Condé Nast, Eden TravelGroup e Vodafone. Insegna content strategy e storytelling all'stituto Europeo di Design, si è
laureata alla Libera Università di Lingua e Comunicazione IULM. Ha scritto Le tribù di Internet (HopsLibri, 2001), Preso nella rete (Morellini Editore, 2009), World Wide We (Apogeo, 2010) e "Luminol. Tracce di realtà rivelate dai media digital" (Informant, 2015).

L'ingresso agli incontri è gratuito

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