Coronavirus, Fondazione Livorno dona all'Asl 4 macchinari per filtrare l'aria: serviranno agli ospedali di Cecina e Piombino

Centomila euro al sociale per l'assistenza alle persone fragili, 33 caschi per la ventilazione, un ecografo e, adesso, quattro macchinari per filtrare l'aria e regolare la pressione degli ambienti sanitari. Prosegue l'impegno della Fondazione Livorno nel contrastare l'emergenza pandemica da Coronavirus con l'acquisto di apparecchiature (54mila euro la spesa deliberata dal cda della Fondazione) donate all'Azienda Usl Toscana Nord Ovest e che serviranno gli ospedali della provincia, in particolare a Piombino e Cecina. "Con la seconda ondata di contagi da Covid-19 - dicono dalla Fondazione - stanno emergendo difficoltà ulteriori per le strutture ospedaliere. Non solo per l'insufficienza di posti letto disponibili, ma anche per la necessità di dotare i presidi di nuove apparecchiature che si stanno rendendo indispensabili".

Coronavirus, la Fondazione Livorno dona 33 caschi per la ventilazione all'ospedale

"Con questo ultimo intervento - spiegano ancora dalla Fondazione - sarà possibile rendere asettici gli ambienti destinati ai degenti. Questi apparecchi, già in uso in altre strutture dell'Usl Toscana nord-ovest, permettono infatti, in questo periodo di emergenza, di creare aree idonee ad ospitare pazienti affetti da Covid-19. Garantendo la purificazione dell'aria e creando, se necessario, una depressione nei locali, impediscono la diffusione del virus negli ambienti circostanti. Tali dispositivi, prodotti in Finlandia, saranno consegnati in tempi brevi, una o due settimane, sono semplici da installare e da trasportare, e quindi possono anche essere trasferiti in altre strutture della Usl secondo le necessità".

Nel marzo scorso l'ente aveva sostenuto l'Usl con un plafond per l'acquisto di dispositivi sanitari destinati ai presidi ospedalieri e in particolare agli Spedali Riuniti di Livorno, destinatari di 33 kit di caschi per la ventilazione e un ecografo portatile carrellato per il reparto di rianimazione. Nello stesso mese la Fondazione aveva inoltre rafforzato il suo intervento a favore delle attività sociali e del volontariato del territorio della provincia di Livorno. A tale scopo era stato istituito un fondo di 100mila euro per fronteggiare i servizi di emergenza sanitaria, gli interventi sociali a supporto delle domiciliarità forzate di persone fragili, la consegna a domicilio di pasti e di medicinali nonché il supporto psicologico.