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Covid e quarantena, il 'protocollo' di una mamma livornese conquista il web: audio e meme diventano virali

Sul web spopolano i messaggi vocali di una donna che consiglia in vernacolo le direttive da seguire in caso di positività. E i social impazziscono di meme e commenti

La quarantena da quando inizia? E l'isolamento quanto dura? Il 'bimbo' deve sottoporsi al rapido per il rientro a scuola? Ma quando? E nel caso la sorella fosse positiva e il fratello no, lui lo posso mandare? Un fuoco incrociato di domande che spesso restituiscono altri interrogativi destinati a rimanere tali. La scuola e i ragazzi rappresentano senz'altro uno degli ambiti più colpiti dalla pandemia, ed ecco che nel giro di una manciata di istanti una sorta di sfogo verace e colorito, in pura salsa labronica, da parte di una mamma all'interno di uno dei diabolici gruppi whatsapp dei genitori - ormai croce e delizia della scuola versione anni duemila - fa il giro del web e viene sottoposto a un fuoco di 'meme' di ogni tipo, raccogliendo però proposte e ricevendo consensi assimilabili quasi al valore di una maggioranza da tre quarti per l'elezione del presidente della Repubblica. Basta poco, quindi, se vogliamo, e la strategia da adottare per tenere 'i figlioli' a casa quando sono positivi al Covid diventa alla stregua di un'indicazione dell'assai più noto comitato tecnico scientifico, quasi assumendo con il sorriso di una emoticon una certificazione da protocollo

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Virale, per l'appunto, tanto che nelle ultime 48 ore audio e foto hanno invaso ogni smartphone attivo da Calambrone a Calafuria, facendo esplodere su ogni dispositivo una risata quasi liberatoria. Già, perché il Covid da ormai due anni ha fatto irruzione nelle nostre vite stravolgendo ogni cosa, schiaffeggiando la buona vecchia quotidianità e costringendo le famiglie a sacrifici enormi. Dai nidi alle superiori, portando in dote una serie infinita di dubbi, tanti quante le paure dei genitori ai primi starnuti del figlio. Ed ecco che alla fine dei messaggi vocali - che peraltro in punta di legge sarebbero dovuti rimanere all'interno del gruppo privato visto che anche secondo la Cassazione la chat in un gruppo chiuso è equiparata alla corrispondenza privata e pertanto non può essere divulgata -, al netto di eventuali denunce, rimangono solo risate e sorrisi. Così veraci ma allo stesso tempo autentici e spontanei. Proprio come dovrebbe essere la vita di ognuno di noi una volta lasciato alle spalle l'incubo Covid.  

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