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Fridays For Future, il 12 maggio presidio davanti alla Raffineria Eni: "Degrado ambientale a Stagno"

Alla protesta si uniranno anche Ecologia Politica Pisa e Coordinamento Provinciale Zero Waste: "Difendiamo la nostra natura"

Il 12 maggio alle 15.30 Fridays For Future Pisa, Ecologia Politica Pisa e Coordinamento Provinciale Zero Waste saranno di nuovo in presidio a Stagno davanti alla Raffineria Eni in occasione della "Settimana nazionale di mobilitazione contro i giganti del carbon-fossile". "La multinazionale - fanno sapere i manifestanti in un comunicato - sta portando avanti oramai da mesi una sistematica attività di lobbying sui tavoli di governo per vedersi riconosciuti e finanziati progetti che poco o nulla hanno a che vedere con un reale cambio di paradigma energetico e produttivo". 

Fridays For Future su Eni: "Il progetto della bio-raffineria non convince" 

Anche il progetto della "bio-raffineria" non convince del tutto chi si batte in difesa dell'ambiente: "C'è poca chiarezza sulla riconversione, ma il modello resta quello delle centrali di Gela e Marghera, dove ci si limita a produrre un additivo "bio" (a partire da oli esausti e di palma) che ammonterà al solo 15% del prodotto finito. Un processo tutt'altro che 'verde', che non farà altro che aggravare la situazione di degrado ambientale decennale di Stagno". 

"Resta ancora la possibilità - sottolineano i manifestanti - che Eni riceva soldi pubblici per realizzare il 'gassificatore di rifiuti', che oltre a mantenere un modello di smaltimento del rifiuto invece che di riciclo è un impianto pericoloso, non tanto per i residui prodotti, quanto per le lavorazioni che dovranno portare ad ottenere, a partire da gas e petrolio, idrogeno e metanolo. Per entrambi i progetti sono previsti almeno 500 milioni. Eni Continuerà a fare profitti sull'inquinamento e le fonti fossili, con l'aiuto dei soldi dei cittadini. Sta a noi cominciare a ribaltare il piano". 

La protesta non sarà solo incentrata su Eni: "Teniamo alta l'attenzione sulle tante vertenze della Regione: la devastazione delle Alpi apuane, l'avvelenamento da Keu venuto fuori con le ultime inchieste sulle concerie, l'apertura di inceneritori e della gigantesca discarica del Limoncino. Vogliamo decidere sulla destinazione dei fondi per la Transizione del Recovery Fund". 

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