Ristori Covid Toscana, aperti i bandi per imprese dei settori fiere e matrimoni: requisiti e come fare domanda

A partire dalla giornata di oggi, lunedì 10 gennaio, le imprese che lavorano nel settore delle fiere e dei congressi e quelle che operano in quello dei matrimoni e degli eventi privati possono presentare domanda per accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione Toscana per coloro che hanno subito perdite a causa della pandemia. I due bandi, gestiti da Sviluppo Toscana, fanno parte del pacchetto di 21 milioni di euro di ristori e contributi a fondo perduto che si sommano ai 34 milioni già stanziati con i vecchi bandi già chiusi e a quelli, altri sei milioni, annunciati nelle settimane scorse e tuttora aperti. Le domande, il cui esame sarà concluso entro trenta giorni dalla chiusura del bando, potranno essere presentate fino al 30 gennaio.

Ristori Covid, settori 

Il primo bando riguarda chi lavora all'allestimento di convegni e fiere, che la pandemia ha reso impossibile realizzare per lungo tempo. Gli aiuti previsti, in questo caso, vanno dai 1.000 ai 10.000 euro. Il requisito per accedere è una perdita, nel 2020 rispetto al 2019, di almeno il 30% del fatturato o dei corrispettivi. La Regione ha stanziato per questo 500 mila euro.

Il secondo bando riguarda chi lavora nell'allestimento di feste private, a partire dai matrimoni. Le imprese dell'indotto, compresi i liberi professionisti -  mondo variegato che spazia dai fotografi alle sartorie, dai fiorai a ristoranti e catering - potranno richiedere un contributo a fondo perduto di 2500 euro. L'aiuto non potrà però essere cumulato con il ristoro per le imprese che lavorano con fiere e convegni, qualora abbiano richiesto anche quello. Per accedere al sostegno occorre aver visto il proprio fatturato diminuito del 30% nel corso del 2020. La Regione ha stanziato per questo 934 mila euro.