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Lungomare, l'Aci sulle rotatorie: "Creano ingorghi e pericoli. Necessarie due corsie di marcia"

Virgilio Marcucci, presidente commissione Tutela diritti automobilisti: "Si vengono a creare delle strettoie che rappresentano un problema per il traffico"

L'Aci, tramite Virgilio Marcucci (presidente commissione Tutela diritti automobilisti) analizza le numerose rotatorie che si incontrano sul lungomare sottolineandone le criticità soprattutto per quanto riguarda le numerose "strettoie" che si vengono a creare subito dopo. Lo studio parte da quella in piazza del Pamiglione dove "i mezzi provenienti dalla Cinta esterna e dalla rotatoria di S. Trinità, da procedere su due corsie di marcia, si trovano a essere incolonnati in direzione sud su un'unica corsia di scorrimento, essendo stata adibita la preesistente corsia di marcia a pista ciclabile con relativo marciapiede. Inoltre questa pista ciclabile è utilizzata da un numero estremamente esiguo di ciclisti, di norma del tutto insignificante per gran parte dei mesi dell'anno". 

Analoghe considerazioni possono essere formulate per la rotatoria di Piazza Giovane Italia: "Qui il 18 maggio un cantiere aperto necessariamente per ovviare a un guasto elettrico improvviso ha creato disagi e caos nella circolazione per parecchie ore". 

"Nella rotatoria di Barriera Margherita - conclude l'Aci -, gli alti marciapiedi curvati che s'inseriscono in maniera imponente e sinuosa sulla traiettoria dei mezzi in arrivo rappresentano oggettivamente un ostacolo pericoloso. La fermata dell'autobus all'interno della rotatoria stessa, di assai dubbia e discutibile legittimità, rappresenta un  elemento di pericolo aggiuntivo". 

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