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Alimentazione

Alimenti pericolosi per la salute, la black list di Coldiretti

Tutti i prodotti da evitare in quanto contaminati da residui chimici e pesticidi

Una vera e propria black list sugli alimenti più pericolosi per la salute in quanto contaminati da residui chimici e pesticidi. Questo quanto stilato dalla Coldiretti sulla base degli ultimi rapporti elaborati dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui Residui dei Fitosanitari in Europa e dal Ministero della Salute sul "Controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari degli alimenti". Una lista che comprende esclusivamente alimenti importati, spesso irregolarmente, in quanto contaminati da sostanze illegali nel nostro Paese.

Come sottolinea Coldiretti, i risultati delle analisi evidenziano infatti come questi alimenti risultino ben 3 volte più pericolosi dei prodotti di origine nazionale: i campioni irregolari riguardano l'1,9% per i prodotti alimentari testati e importati in Italia, contro lo 0,6% dei prodotti di origine nazionale non conformi ai limiti di legge consentiti. La situazione diventa ancor più grave per gli alimenti di origine extracomunitaria, per i quali la percentuale di irregolarità, secondo l'Efsa, sale al'5,8%, ben otto volte superiore ai prodotti Made in Italy.

Per evitare di acquistare prodotti potenzialmente contaminati, è quindi opportuno controllare sempre la provenienza degli alimenti prediligendo quella italiani.

Black List 2020, gli alimenti più pericolosi per la salute secondo Coldiretti

1) Peperoncini piccanti della Repubblica Dominicana e dell'India
Al primo posto nella classifica 2020 dei cibi più pericolosi arrivati in Italia troviamo i peperoncini piccanti provenienti dalla Repubblica Dominicana e dall'India, contaminati da pesticidi irregolari con una percentuale del 20% (Dicofol, Acephate, Permethrin, Chlorfenapyr e Methamidophos).

2) Bacche di Goji della Cina
Al secondo posto della Black List di Coldiretti troviamo le bacche di Goji provenienti dalla Cina, contaminate da pesticidi irregolari con una percentuale del 13% (Carbofuran).

3) Riso del Pakistan
Al terzo posto si trova il riso proveniente dal Pakistan, contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale del 12.5% (Acetamiprid e Tricyclazole).

4) Melograni della Turchia
I melograni della Turchia sono al quarto posto della classifica, con quasi un campione irregolare su dieci: la contaminazione da pesticidi riguarda infatti il 9,1% dei campioni testati (Prochloraz, Acetamiprid, Cypermethrin e Boscalid).

5) Tè della Cina
Al quinto posto troviamo il tè proveniente dalla Cina, contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale dell'8,3% (Buprofezin, Imidacloprid e Lufenuron).

6) Okra dell'India
L'okra indiana, dalle sembianze di una piccola zucchina, occupa il sesto posto della lista nera 2020 della Coldiretti, con una percentuale di campioni irregolari del 6.7% (Acephate).

7) Dragon fruit dell'Indonesia
Al settimo posto troviamo la pitaya o dragon fruit dell'Indonesia, contaminato da pesticidi irregolari con una percentuale del 6,7% (Isoprothiolane e Cypermethrin).

8) Fagioli secchi del Brasile
I fagioli secchi del Brasile occupano l'ottavo posto, con una percentuale di campioni irregolari del 6% (Fenpropimorph, Procymidone, Acephate, Propoxur, Methamidophos e Chlorpropham).

9) Peperoni dolci dell'Egitto
Il penultimo posto dei cibi più pericolosi importati in Italia spetta ai peperoni dolci provenienti dall'Egitto che, come le olive, godono di un regime agevolato a dazio zero da parte dell'Unione Europea. Tra i campioni esaminati, il 3,8% è risultato irregolare, data la presenza di Flusilazole, Clofentezine, Propiconazole, Propiconazole, Chlorpyrifos e Formetanate.

10) Olive da tavola dell'Egitto
Il decimo e ultimo posto della Black List 2020 stilata dalla Coldiretti è occupato dalle olive provenienti dall'Egitto, contaminati da pesticidi irregolari con una percentuale del 3,7% (Profenos).

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