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Cronaca

Aggressione a bambino ebreo, indignazione unanime: "Sconcertante, una ferita per il territorio"

Dal mondo delle istituzioni, locali e non, a quello dell'associazionismo. Quanto accaduto nel territorio di Campiglia Marittima, a ridosso del Giorno della Memoria, ha provocato un'ondata di indignazione. ll padre del ragazzo nella giornata di oggi ha presentato denuncia ai carabinieri

Riccucci (sindaco di San Vincenzo): "Aggressione inqualificabile". Cgil: "Parole e gesti di un passato che non deve tornare". Pd Toscana: "

Su quanto accaduto si è espresso anche il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci, che ha definito l'aggressione "inqualificabile". "C'è grande preoccupazione - ha aggiunto - per il persistere di episodi di intolleranza anche nel nostro territorio. I più giovani dovrebbero essere del tutto immuni dagli spettri di ideologie anacronistiche, il fatto che l'aggressione sia stata condotta da parte di ragazze giovani testimonia quanto sia attuale il pericolo che l'intera comunità corre se simili ideali non vengono eradicati". La Cgil ha parlato invece di "un episodio da condannare senza se e senza ma. A quanto si capisce nei confronti del bambino sarebbero state pronunciate parole che riportano alla mente un periodo assai buio della nostra storia, un passato che non deve assolutamente tornare". L'ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha parlato di "una violenza strisciante, sempre più frequente, che va condannata da tutte le forze politiche. La mia vicinanza al ragazzo e alla famiglia".

"Una storia di antisemitismo che non può essere tollerata, che non deve passare inosservata" ha detto l'Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti). "Non ci sono giustificazioni per la violenza fisica e l'odio nelle parole delle due ragazzine che hanno picchiato e offeso un loro coetaneo perché ebreo - hanno scritto la segretaria del Pd toscano, Simona Bonafè, e Simone De Rosas, segretario del Pd Valdicornia Elba -. Torna a riecheggiare, proprio nella settimana dedicata alla memoria della shoah, il fantasma dell'odio razziale". Anche l'ordine dei Medici si è espresso su quanto accaduto: "Come cittadini - hanno detto - , come medici che giurano di curare tutti senza discriminazione alcuna, e di tutelare in modo particolare i minori, le vittime di abusi, violenza, maltrattamenti, ingiustizie, le persone in condizioni di vulnerabilità psico-fisica, sociale o civile, non possiamo tacere, non possiamo rimanere indifferenti. Meditiamo e non tacciamo, perché anche il silenzio, l'inazione, la sottovalutazione, sono passi verso un baratro capace di inghiottire i diritti di tutti noi". 

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