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Cronaca

Bottigliate, minacce e maltrattamenti alla compagna: interviene la polizia

Vittima delle ripetute aggressioni una donna che, per paura e vergogna, non riuscirebbe a denunciare il proprio compagno

Non avrebbe denunciato il proprio compagno, almeno inizialmente, per paura e vergogna. Per lei, però, lo ha fatto la polizia che, dopo aver riscontrato i ripetuti maltrattamenti ai suoi danni e in famiglia, ha proceduto d'ufficio nei confronti dell'uomo, trasmettendo gli atti in Procura. Una storia di quotidiane violenze, minacce e intimidazioni emersa dopo le ultime aggressioni registrate nella notte tra il 6 e il 7 gennaio e ancora il giorno successivo, mercoledì 8 gennaio.

Aggressioni pianificate con bottiglie e catene

Dettagli scioccanti nelle prime ricostruzioni degli inquirenti. Nello specifico, l'uomo avrebbe aggredito la compagna procurandole lesioni alla testa dovute a quattro bottigliate. Un'azione che sarebbe stata premeditata come in una precedente occasione, quando la donna era stata segregata in casa e riempita di lividi a colpi di catena. Per fortuna, però, lunedì scorso la vittima sarebbe riuscita a scappare per strada e chiamare l'ambulanza grazie all'aiuto di due persone che le hanno prestato soccorso.

Una situazione via via più grave fino all'ultima aggressione, in pieno giorno, mercoledì 8 gennaio. L'uomo avrebbe raggiunto la donna, che si trovava insieme ai figli, armato di un mattarello, minacciandola fino allo scoppio di una colluttazione, sedata grazie all'intervento di un'altra persona. Quindi l'arrivo della polizia, sul posto con la squadra volante diretta dal commissario capo Claudio Cappelli, responsabile dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso Pubblico. Constatata la fuga dell'uomo, gli agenti avrebbero comunque raccolto le testimonianze dei presenti, procedendo poi con una denuncia d'ufficio per maltrattamenti.

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