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Cronaca

Piazza Attias, aggressione a carabinieri e polizia municipale: le reazioni della politica

La solidarietà di tutte le componenti del consiglio comunale alle forze dell'ordine aggredite martedì scorso in pieno centro

Marco Talini (Futuro!): "Aggressione inammissibile, ora serve fermezza"

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"Mi colpisce molto l'incapacità di comprendere la gravità della situazione - ha sottolineato Marco Talini di Futuro! - È un fenomeno che interessa una piccola parte di ragazzi, perché mi sento di dire che la maggior parte dei giovani ha capito perfettamente la situazione in cui viviamo e si comporta di conseguenza. Alcuni però, forse perché abituati a trascorrere tanto tempo fuori casa, faticano a capire che la nostra libertà, in questo momento, finisce dove comincia la salute, propria e della collettività".

"Non c'è niente di male in linea di massima nel ribellismo giovanile - ha continuato -, ma in questo contesto giustificare troppo non fa bene, è necessaria un po' di fermezza. Ho sempre sostenuto la posizione di Salvetti, ferma ma comprensiva, ma ora è il momento di darsi una regolata. La seconda ondata si affronta con senso di responsabilità. Il lavoro delle forze dell'ordine è complesso, ora più che mai, e non è ammissibile che persone che svolgono il proprio mestiere vengano aggredite così. Livorno, comunque, non è una città in preda alla criminalità, è una città complessivamente tranquilla e i fenomeni delle ultime settimane poco hanno a che vedere con la criminalità, è questione di salute pubblica". 

Simoni (Casa Livorno): "Sbagliato generalizzare ed accusare tutti i giovani"

"Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile e complicato - ha dichiarato Cinzia Simoni, presidente del gruppo consiliare Casa Livorno -. Per prima cosa voglio manifestare la mia piena solidarietà agli uomini e alle donne delle forze dell'ordine che sono state vittime di questo scellerato attacco. È stata un'azione che va ad inserirsi in un clima di diffidenza e di ostilità che viene alimentata dai cosiddetti 'negazionisti', che fomentano dubbi, perplessità e rabbia parlando di 'dittatura sanitaria' destabilizzando una parte di popolazione".

"Purtroppo i numeri parlano chiaro - ha continuato -, siamo di nuovo in emergenza e il mese che abbiamo davanti sarà probabilmente quello più duro. La situazione è grave, a Livorno i posti letto Covid sono esauriti, non si può gridare al complotto. Chi lo fa rischia di influenzare alcuni soggetti, che poi possono reagire in maniera sbagliata. È però sbagliato gettare la croce addosso a tutti i giovani: i fatti di piazza Attias, come quelli dello scorso sabato sera in Venezia, vedono coinvolte poche decine di ragazzi, la maggior parte dei giovani è invece rispettosa delle regole. Dobbiamo capire che accettare una piccola limitazione della nostra libertà oggi significa garantire il benessere di tutti ed impedire che vengano messe in atto misure ancor più restrittive. Non serve la repressione - ha aggiunto Simoni -., serve parlare il loro linguaggio con incontri ad esempio nelle scuole e capire come mai non riescono ad accettare alcune piccole limitazioni. Si tratta, alla fine, di un sacrificio minimo. Quello che manca oggi per mettere in piedi iniziative di questo tipo è purtroppo il tempo".

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