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Cronaca

Turismo, albergatori ottimisti: "Luglio e agosto in ripresa, stiamo tornando ai numeri del 2019"

Soddisfatto il presidente del settore di Confcommercio Gianni Vignoli: "Si tornano a vedere anche gli stranieri". Il direttore Pieragnoli: "Urgente destagionalizzare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LivornoToday

Gli albergatori Confcommercio sono prudentemente soddisfatti circa l'andamento della stagione estiva 2021. Il presidente Gianni Vignoli: "Luglio e agosto hanno visto una ripresa molto consistente delle presenze nella nostra provincia. Si tratta soprattutto di famiglie italiane, anche se l'inversione di rotta rispetto al 2020 è evidente anche per i turisti stranieri. Le campagne vaccinali e i protocolli di sicurezza hanno influenzato positivamente la fiducia dei viaggiatori, e si vedono di nuovo francesi, tedeschi e olandesi".

"Anche per le prenotazioni di settembre - ha aggiunto - siamo più vicini ai numeri del 2019 che a quelli del 2020, anche se alcuni colleghi lamentano disdette dell'ultimo minuto, dovute presumibilmente al nuovo obbligo di Green Pass anche sui mezzi di trasporto. Non appena sarà terminata la stagione, speriamo il più tardi possibile, ci metteremo al lavoro per un confronto serrato con le istituzioni, in modo che la tendenza positiva non svanisca con la prossima ondata".

Pieragnoli: "Boom delle case in affitto sia sul litorale che nelle campagne"

Il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli nota che "le case in affitto hanno avuto un boom, sul litorale come nelle campagne e nei piccoli borghi, ma anche gli hotel hanno saputo trasmettere sicurezza circa igiene, salubrità dell'aria e distanziamento, fattori che ormai influenzano in misura decisiva la scelta della destinazione. Purtroppo con i repentini mutamenti della curva dei contagi, e con i continui cambiamenti delle misure restrittive nazionali e internazionali la nuova normalità si configura irta di ostacoli".

"Abbiamo - ha proseguito - la responsabilità di individuare nuovi strumenti e nuove modalità per un comparto economico, quello del turismo, che di per sé vive di spostamenti e assenza di restrizioni. Gli spazi, il paesaggio e le capacità imprenditoriali ci sono. È urgente costruire insieme agli attori pubblici e privati un piano che inserisca tra le priorità della programmazione turistica la destagionalizzazione e la delocalizzazione dei flussi turistici".

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