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Cronaca La Leccia

Villa Corridi, amianto nel parco riaperto: "Atto vandalico". E il Comune sporge denuncia contro ignoti

L'inaugurazione post bonifica era stata rovinata dal ritrovamento di vari frammenti: le relazioni dei tecnici certificherebbero l'abbandono volontario del materiale

Avrebbe dovuto essere una giornata di festa e invece la riapertura al pubblico di villa Corridi, avvenuta lo scorso sabato 11 maggio, è stata rovinata dal ritrovamento di alcuni frammenti, verosimilmente di cemento amianto, nelle aree verdi del parco più grande della città. Un'anomalia che ha destato fin da subito alcune perplessità, considerate le continue verifiche fatte dopo il risanamento della villa, chiusa da tre anni proprio per consentire di bonificare l'intero parco dalla presenza di eternit. Immediate, comunque, le verifiche da parte dei tecnici dell'Asl, sollecitati dal Comune, per capire come fosse stato possibile un simile rinvenimento.

La denuncia del Comune contro ignoti

Ebbene, dopo il sopralluogo dell'azienda sanitaria e degli uffici ambiente del Comune, unitamente a personale della protezione civile, è emerso che "frammenti di materiale presumibilmente contenente amianto ritrovati da alcuni cittadini a poche ore dalla riapertura del parco sarebbero stati 'posati sull’erba' da qualcuno. Nessuna contaminazione del terreno dunque, ma un atto 'vandalico' doloso". Lo si legge in una nota dell'amministrazione comunale che spiega come, dopo le relazioni dei tecnici, la vicesindaco Stella Sorgente e il segretario comunale Alberto Brignone si siano rivolti alla polizia giudiziaria per sporgere denuncia contro ignoti per materiale pericoloso abbandonato.

Amianto villa Corridi-2

La relazione Asl: "Evidente contaminazione vandalica"

La vicenda, ricostruita nel verbale redatto dal responsabile Ufficio Prevenzione Integrata dell'Inquinamento e Politiche Energetiche, Lorenzo Lazzerini, si era da subito prestata a ipotesi di presunti sabotaggi o comunque atti vandalici sui quali adesso indagherà la magistratura. Al momento, a dire che si tratterebbe di un atto vandalico è la relazione del dottor Stefano Cuozzo, dirigente medico ISP di Asl: "Nella zona del parco posta in alto alla via rossa in stabilizzato subito a destra del viale principale in asfalto - si legge nella relazione -, sono stati rinvenuti alcuni  frammenti verosimilmente in cemento amianto, posati sull’erba. Uno di questi appariva chiaramente deposto sul terreno dopo la semina del prato stesso, cresciuto privo di clorofilla sotto il frammento". "Un altro frammento - si legge ancora - appariva posato a bella posta (o addirittura caduto di mano/tasca a nonsochì) sul viale in stabilizzato rosso, che tutto può contenere meno che cemento amianto. Dalle modalità di posizione dei ritrovamenti e dalle foto scattate, date per vie brevi all'ingegnere Lazzerini, appare evidente che siamo di fronte ad una contaminazione di tipo vandalico".

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