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Cronaca

Il dramma dell'onorevole Andrea Romano: "Ho perso mio figlio e da due mesi non posso seppellirlo"

La denuncia su Twitter del deputato livornese del Pd che attacca il sindaco Virginia Raggi e Ama: "Vergogna di quanto successo"

Il deputato livornese Andrea Romano (PD) ha deciso di raccontare il suo dramma su Twitter con la speranza che quanto accadutogli possa smuovere il caos delle sepolture che sta attanagliando Roma: "Oggi sono due mesi che mio figlio Dario non c'è più e ancora non possiamo seppellirlo. Il sindaco Virginia Raggi e Ama (la società che gestisce i rifiuti nella Capitale, ndr) si devono vergognare". Il giovane, 24 anni, è deceduto il 23 febbraio a causa di una grave patologia che aveva fin dalla nascita. L'onorevole aveva scelto, inizialmente, la via del silenzio ma poi ha deciso di condividere quanto accaduto: "Non ce la facevo più" ha raccontato a Corriere.it. 

Ama, attraverso un comunicato riportato dall'Adnkrons ha prontamente risposto a Romano: "Siamo vicini alla famiglia dell'onorevole, ma la circolare 818 dell'11 gennaio 2021 del Ministero della Salute relativa alla situazione connessa all'epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale, dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti (il figlio di Romano è stato cremato il 15 marzo, ndr). 

Andrea Romano contro la Raggi: "Da due mesi non posso seppellire mio figlio"

Il deputato non usa giri di parole per descrivere l'amarezza che sta vivendo in questi giorni: "Dario non è più con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me. Ama però non dà tempi di sepoltura degni di una città civile. Anzi, non dà alcun tempo. Virginia Raggi, la tua vergogna non sarà mai abbastanza grande". La famiglia ha già una tomba dove seppellire il giovane ma, come riportato da Corriere.it, questo non sembra essere abbastanza: "Il feretro con nostro figlio sta da due mesi in un deposito al cimitero di Prima Porta, accatastato tra decine di bare. Nonostante abbiamo già una tomba dove seppellire Dario, Ama non riesce ad organizzare nemmeno la tumulazione. E l'emergenza Covid è una giustificazione che viene solo sfruttata per giustificarsi". 

La risposta di Ama: "Priorità alle prime sepolture, le 'seconde' al via da maggio"

L'azienda dei rifiuti capitolina ha provato a giustificare il perché di questo ritardo: "Il figlio dell'onorevole  è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta ad Ama il 9 marzo. La salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda è stata presentata entro 5 giorni dal decesso. Il ministero della Salute ha deciso di dare priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti. È ferma volontà di Ama, di intesa con Roma Capitale, di riprendere anche le 'seconde' sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell'urna cineraria di questo caso), a partire dal prossimo maggio". 

(foto Ansa)

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