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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

"Non si può morire così", amici e compagni in lacrime per Anwar. Donati gli organi del calciatore 18enne

La decisione della famiglia dopo che il giovane è deceduto all'ospedale di Cisanello. Tantissimi i ricordi di chi lo ha conosciuto: "Avevi un sinistro d'oro, ci mancherai moltissimo"

Amici, compagni di squadra e familiari erano tutti lì, all'ospedale di Cisanello. A pregare per un esito che, invece, si era purtroppo già fatto tristemente sempre più chiaro dal giorno stesso dell'incidente. Alla fine i medici, dopo aver fatto di tutto per tentare di salvare la vita a Anwar Megbli, hanno dovuto dichiarare il suo decesso. Una notizia straziante per tutti quelli che lo conoscevano che in poco tempo hanno riversato sui social il loro amore per quel ragazzo 18enne che era entrato nel cuore di tutti: "Ci mancherai tantissimo. Ora mostra agli angeli il tuo sinistro magico" è uno dei tanti messaggi di cordoglio che si leggono. Ragazzo generoso sia in campo che fuori, l'ultimo gesto di altruismo lo ha compiuto la sua famiglia che ha dato l'autorizzazione all'espianto degli organi di Anwar, che ora saranno potranno salvare altre vite. 

Spetterà alle autorità competenti ricostruire con esattezza cosa è accaduto quella tragica notte di domenica 4 giugno quando lo scooter con a bordo il 18enne e un suo amico è stato tamponato da un'auto il cui conducente, come spiegato anche dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, "è risultato positivo all'alcol test". La procura, come da prassi e per cercar di far luce, condurrà un'inchiesta sull'accaduto, per accertare le responsabilità e chiarire i tanti dubbi della dinamica. "Anwar è l'ennesima vittima di omicidio stradale - continua Mazzeo e noi tutti ci stringiamo commossi alla sua famiglia e i suoi amici. Anche nel suo ricordo, insieme alle associazioni dedicate alle vittime della strada, moltiplicheremo il nostro impegno e i nostri sforzi per sensibilizzare sempre di più su questo tema e fare di tutto perché tragedie come questa non accadano più".

L'Us Livorno, squadra nella quale militava nella formazione Juniores, ha voluto ricordare il "campione" con una semplice frase: "No, non si può morire così a 18 anni". Dello stesso tenore anche le parole della Pro Livorno Sorgenti, squadra nella quale il giovane ha militato prima degli amaranto. Il Castiglioncello, società dove Anwar è cresciuto calcisticamente, ha postato una foto del ragazzo circondato dai suoi compagni dopo un derby vinto: "Il successo è stato grazie al tuo magico piede mancino". 

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