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Cronaca

Carabinieri, il tenente colonnello Armando Ago saluta Livorno: "Arrivai quattro giorni dopo l'alluvione, porterò con me la vostra forza"

Da cinque anni al comando del Rearto Operativo di viale Fabbricotti, sarà trasferito a Firenze per formare i nuovi giovani marescialli. Al suo posto, da Sondrio, arriva il tenente colonnello Rocco Taurasi

Gli occhi lucidi lasciano trasparire l'emozione di chi, a Livorno, ha vissuto un'esperienza gratificante non soltanto dal punto di vista professionale. Cinque anni pieni, iniziati pochissimi giorni dopo la tragica alluvione del 10 settembre 2017, quando, nella drammaticità di una città piegata dalla distruzione e dal dolore per la perdita di otto persone, ebbe modo di apprezzare la "forza dei livornesi e la capacità di reagire di una città intera". Questo, essenzialmente, porterà con sé il tenente colonnello Armando Ago, dallo scorso 14 settembre 2017 al comando del Reparto Operativo dei carabinieri di Livorno, che ieri, proprio in coincidenza del quinto anniversario dell'alluvione, ha salutato la città e la stampa.

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"Con voi - ha detto Ago - ci sono sempre stati ottimi rapporti e di reciproca stima. Ma con i livornesi tutti c'è sempre stato un feeling particolare: dal momento in cui sono arrivato io e la mia famiglia siamo stati accolti benissimo e qui tornerò spesso considerato la vicinanza con Firenze". Nel capoluogo di regione, il tenente colonnello andrà a insegnare nella scuola di formazione per giovani marescialli dopo 22 anni passati ad occuparsi di polizia giudiziaria. "Porterò con me un bagaglio di esperienza, di vita vissuta tra Ros, Nucleo investigativo, tavoli istituzionali ed operazioni importanti. Oltre, ovviamente, al carattere di questa città".

Al suo posto, da Sondrio, il tenente  colonnello Rocco Taurasi. "Per Livorno è un momento particolare, ma sono certo che proseguirà al meglio il lavoro iniziato - ha concluso Ago -, perché cambiano le persone ma non le dinamiche. L'obiettivo è sempre lo stesso: garantire la sicurezza sotto ogni aspetto, a partire dalla lotta alla macro e microcriminalità così come al degrado. Con una particolare cura alla prevenzione che è fondamentale quanto e più della repressione. Ringrazio tutti, a partire dalle istituzioni fino alla procura. Ma ringrazio soprattutto i livornesi per avermi fatto sentire a casa".

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