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Cronaca San Marco / Via del Gazometro

"Contestazioni disciplinari e sospensioni", così Usb accusa Asa: "Invece che tutelare il servizio intimidisce i lavoratori"

Per i rappresentanti del sindacato è necessario un intervento del Comune di Livorno "per evitare che 9 famiglie finiscano sul lastrico"

"A gennaio il primo messaggio, 20 contestazioni disciplinari. Mercoledì scorso, invece, la mazzata finale. Il 50% degli operativi del reparto fognature, 9 su 18 lavoratori, è stato sospeso cautelativamente". Sono i dati che snocciola il sindacato Usb di Livorno riguardanti Asa, la società partecipata che si occupa di gestire il servizio idrico integrato e la rete di distribuzione del gas. Dati che, a detta del sindacato, riguardo la situazione dei lavoratori del reparto fognature equivalgono al preludio al licenziamento. "Ci chiediamo se fosse quello l'obiettivo - aggiungono da Usb - visto che gli operatori sono stati sostituiti da una ditta esterna". Accuse precise, dunque, quelle mosse nei confronti dell'azienda partecipata.

"Già dallo scorso aprile - proseguono i sindacati - i lavoratori si erano mobilitati contro il mancato turn-over in alcuni reparti fondamentali come quello del gas, con conseguenti rischi anche per la sicurezza dei cittadini. Carichi di lavoro sempre maggiori per sopperire alla mancanza di personale e nuovi protocolli per gli interventi anche di urgenza e in reperibilità. I sindacati temevano, come accaduto per alcune lavorazioni un tempo in house, che tali procedure potessero nascondere la volontà di affidare a ditte esterne in appalto alcuni servizi. Nelle ultime settimane - hanno proseguito - sono emerse altre criticità importanti tra cui probabili rischi per i bilanci, a causa di mutui milionari e mancati finanziamenti del Pnrr". E come se non bastasse per il sindacato sono emersi "dati preoccupanti per quel che concerne i crediti inesigibili".

Il sindacato: "La dirigenza anziché prendere atto del malcontento ha deciso di rispondere con la repressione"

Le questioni relative all'azienda e nella fattispecie anche alle relazioni sindacali sono state affrontate nell'ambito della riunione congiunta della commissione 2 e 3. "La dirigenza di Asa - ha aggiunto il sindacato - invece che prendere atto del malcontento generalizzato da parte dei lavoratori e di alcune problematiche di bilancio e di organizzazione del lavoro, ha deciso di rispondere con la repressione. La volontà - sottolineano - di mandare un segnale chiaro a tutti i lavoratori e creare impedimenti ai sindacati nella loro vera funzione, quella più importante, tutelare i lavoratori e il servizio".

Per il sindacato dunque nella strategia dell'azienda "è evidente il carattere intimidatorio che sta generando un clima di terrore mai vissuto in Asa. Usb non è un sindacato che si fa intimidire - hanno proseguito -, le ragioni dei lavoratori e dei cittadini non si vendono e non si barattano.  Per questo siamo convinti che il Comune di Livorno deve intervenire immediatamente per evitare licenziamenti di massa, 9 famiglie che rischiano di finire sul lastrico. Si intervenga piuttosto per garantire un servizio di qualità alla nostra città evitando - hanno concluso -, per prima cosa, di continuare a sprecare centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici anche in futuro".

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