rotate-mobile
Cronaca Garibaldi / Via Galileo Galilei

Aule fredde al liceo Cecioni, gli studenti: "La protesta non è un capriccio. Il problema c'è da tempo e non è stato risolto"

Il collettivo studentesco Scuola di Carta interviene dopo le parole della dirigente Manuela Mariani in seguito alla protesta organizzata mercoledì scorso per le basse temperature all'interno dell'istituto

Il collettivo studentesco 'Scuola di carta' interviene sulla questione del malfunzionamento dei riscaldamenti al liceo Cecioni e lo fa per rispondere alle parole della dirigente scolastica Manuela Mariani che, nella giornata di giovedì 9 febbraio, aveva spiegato come la questione fosse risolta, sottolineando al tempo stesso che si era trattato del primo episodio. Gli studenti infatti, mercoledì 8, per protestare contro le temperature estremamente basse dei radiatori installati nelle aule avevano pacificamente lasciato i banchi per raggiungere i corridoi e le scale interne dell'edificio. "Non era una situazione nuova - hanno tuonato gli studenti -, ma persisteva da settimane. Aspettavamo infatti con fiducia che il problema venisse risolto, ma dato che così non è stato abbiamo deciso di protestare". 

Durante la protesta i ragazzi e le ragazze del liceo Cecioni hanno sostato nei corridoi, aspetto sul quale la preside aveva posto l'attenzione evidenziando come si fosse venuto a creare anche un pericolo per la sicurezza. "È vero che si sono verificate delle situazioni di disagio durante la protesta - hanno proseguito gli studenti -, ma è altrettanto vero che si sono risolte in poco tempo grazie alla collaborazione del corpo studentesco, compresa dunque anche la calca a cui la preside fa riferimento. Teniamo tuttavia a precisare che tali mobilitazioni, frutto di una mancanza di ascolto da parte delle istituzioni competenti e della malagestione delle problematiche, sono svolte nell'esasperazione degli studenti che non trovano riscontro da parte di coloro che i problemi dovono risolverli, e che pertanto decidono di adottare modalità come quella di ieri per arrivare, quanto meno, alla loro attenzione".

"Le nostre proteste non sono un capriccio. Problema risolto? Falso, gli studenti ci hanno segnalato un ulteriore calo delle temperature"

Ma i punti sui quali il collettivo interviene riguardano anche la soluzione del problema, che a detto dei ragazzi non c'è stata. "Ci sono arrivate diverse segnalazioni da parte degli studenti - hanno aggiunto - nelle quali viene denunciato un ulteriore calo delle temperature e addirittura il mancato funzionamento di molti radiatori all'intento delle aule. Perciò, in base a come si è espressa la dirigente, l'impressione è che si stia cercando di sviare la problematica delle basse temperature, mettendo in luce dei problemi minori e temporanei avvenuti durante una protesta pacifica da parte della comunità studentesca".

WhatsApp Image 2023-02-09 at 17.53.57

"Siamo ben consapevoli che la responsabilità delle strutture scolastiche sia della provincia e non della scuola, ma se tra i requisiti minimi che le aule devono rispettare è presente la temperatura, vuol dire che se questa non raggiunge la soglia minima, gli studenti hanno il diritto di rifiutarsi di continuare il regolare svolgimento della lezione poiché non sono nelle condizioni legalmente adeguate per svolgerla. Le proteste - hanno quindi concluso - non sono un capriccio, ma la manifestazione di un disagio che viviamo ogni giorno e che viene spesso sminuito da chi preferisce salvaguardare l'immagine della scuola piuttosto che i suoi studenti".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aule fredde al liceo Cecioni, gli studenti: "La protesta non è un capriccio. Il problema c'è da tempo e non è stato risolto"

LivornoToday è in caricamento