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Cronaca

Aumento costi carburante, l'allarme di Cna: "Così si uccide il settore dell'autotrasporto"

Il presidente Angioli: "Nel porto a Livorno ci sono soggetti abusivi e imprese che viaggiando costantemente ed abbondantemente al di sotto dei richiamati costi di esercizio"

Cna esprime tutta la propria preoccupazione sul recente aumento del costo del carburante  soprattutto per quanto riguarda il settore dell'autotrasporto definendo la situazione "drammatica" e che "tutto questo sta uccidendo il settore se non interverrà immediatamente il governo". Il presidente Massimo Angioli intende portare all'attenzione delle istituzioni, degli enti competenti in materia, della committenza operante nel porto di Livorno e delle loro associazioni di rappresentanza ed alle organizzazioni sindacali, le gravi difficoltà cui stanno andando incontro le imprese del settore a causa dell'aumento dei costi di servizio. "Si tratta in particolare – continua Angioli - dei prezzi di carburanti e additivi, ma vi incidono anche i costi dei pedaggi, delle manutenzioni, delle parti di ricambio, assicurazioni, acquisti, leasing e di tutte le componenti il costo del lavoro". 

"Inoltre denunciamo la presenza nel porto a Livorno di soggetti abusivi e di imprese che viaggiando costantemente ed abbondantemente al di sotto dei richiamati costi di esercizio devono giocoforza violare norme relative alla regolarità del personale, all'applicazione dei contratti nazionali di lavoro, alla sicurezza sul lavoro e dei mezzi. Vi è inoltre costante presenza sulle strade pubbliche poste al di fuori dei varchi portuali di mezzi operativi non abilitati a tale transito, impegnati in trasporti per cui è inoltre richiesta all'autista specifica patente. Tutte queste presenze, oltre a rappresentare un pericolo a livello di sicurezza sul lavoro e stradale, costituiscono una grave turbativa della concorrenza". 

"Con questi presupposti - aggiunge il coordinatore provinciale Alessandro Longobardi - e comunque nel rispetto del libero mercato e della concorrenza, anche le aziende di autotrasporto del territorio per rimanere nella legalità e nella economicità della loro attività si vedono obbligate intanto ad allineare le proprie tariffe all'aumento costante dei costi di esercizio, come già successo per molti settori operanti sul porto di Livorno". 

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