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Cronaca

Troppi passeggeri, l'autista ferma l'autobus ma nessuno vuole scendere: arrivano i carabinieri

L'appello di Ctt Nord, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico: "Siate responsabili e rispettate le norme anti contagio. Più corse? Servono progetti e soldi".

Con l'inizio della Fase 2 e la possibilità di poter uscire, molte persone sono tornare a utilizzare gli autobus per gli spostamenti giornalieri, sia sulla linea urbana che su quella extraurbana. I mezzi, però, come da norme vigenti per il distanziamento sociale, possono trasportare solo un numero ben preciso di passeggeri che varia a seconda della grandezza del bus. E quando si supera la capienza massima, gli autisti sono costretti a fermare la corsa fino a quando qualcuno non decide di scendere volontariamente. O, come a volte capita, un po' meno volontariamente.

Gli autisti: "Far scendere le persone? Noi possiamo solo fermare l'autobus"

Come nelle giornate di lunedì 25 e martedì 26 maggio, quando diverse sono state le chiamate effettuate dai conducenti Ctt alla centrale operativa del 112 perché gli autobus avevano raggiunto il limite consentito di passeggeri e nessuno intendeva rinunciare alla  corsa. "Non è semplice far capire alle persone che non siamo noi ad aver scritto le norme - dicono alcuni autisti -. Se la prendono con noi, cerchiamo di spiegare loro la situazione, ma poi non possiamo fare altro se non bloccare la corsa in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine. Non possiamo essere noi ad obbligare le persone a scendere".

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Se in alcuni casi la situazione si riesce a gestire con il buonsenso, nel pomeriggio di lunedì la collaborazione con i cittadini è venuta meno, costringendo un conducente a stoppare il mezzo in via Grande e richiedere l'intervento dei carabinieri prima che gli animi si scaldassero ulteriormente. I militari dell'Arma hanno quindi dovuto convincere alcune persone ad aspettare il prossimo autobus, riuscendoci non senza qualche problema. Situazioni sporadiche per il momento, come confermato dal personale di servizio, ma che con l'inizio della bella stagione e la riapertura dei bagni potrebbero verificarsi sempre più spesso.

I passeggeri: "Non è possibile aspettare i carabinieri, bisogna aumentare le corse"

Problemi già frequenti sulla linea extraurbana: "Prendo sempre l'autobus delle 13.40 che va a Cecina per tornare a casa - ci racconta un lettore di LivornoToday che preferisce rimanere anonimo -, e i problemi di sovrannumero sono quasi all'ordine del giorno. Va bene quando il personale di servizio riesce a far scendere chi magari sprovvisto di biglietto, ma non è sempre così. Gli abbonati si lamentano, lo stesso fa chi ha pagato regolarmente la corsa e alla fine devono arrivare i carabinieri per ristabilire il numero consentito".

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"Con il periodo estivo - continua - questo problema aumenta perché molti giovani vanno al mare sul Romito in autobus. Non è possibile rimanere fermi ed attendere che le forze dell'ordine risolvano la situazione. Sarebbe il caso di aumentarle queste corse per consentire a tutti di spostarsi con i mezzi pubblici. Sarebbe una buona cosa non soltanto per la mobilità ma anche per l'ambiente".

Andrea Zavanella, presidente Ctt: "Preoccupato per l'estate"

Non nasconde il problema Andrea Zavanella, presidente di Ctt Nord: "Sono molto preoccupato per la stagione estiva - dice Zavanella -, nel weekend ero sul litorale da Marina di Pisa a Tirrenia e ho visto girare i nostri autobus al limite del possibile, con molte persone in attesa alle fermate. Detto che bisogna reprimere immediatamente questa tendenza a non rispettare le regole, in primis per la salute delle persone, per risolvere questi problemi servirebbe un aumento delle corse. E per questo servono un progetto e dei finanziamenti da parte del governo, ma al momento non c'è né l'una né l'altra cosa".

"A settembre - continua -, quando spero riapriranno le scuole, con questi limiti di capienza non andremo da nessuna parte. Intanto chiediamo alle persone di usare il buonsenso e di rispettare le norme vigenti, in modo da non mettere in difficoltà o in situazioni di pericolo gli autisti che svolgono semplicemente il loro lavoro. Non ho intenzione di mettere a rischio il nostro personale che non ha titolo per fare azioni di ordine pubblico. Voglio piuttosto lanciare un appello alle forze dell'ordine, ovvero fare qualche controllo in più e, nel caso si verifichi qualche situazione non in regola, anche qualche sanzione. Come, ad esempio, a chi sale sull'autobus senza mascherina".

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