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Baby gang, l'allarme degli psicologi: "Figli sempre più aggressivi, un fenomeno acuito dalla pandemia Covid"

Maria Antonietta Gulino, presidente dell'ordine toscano, invoca un "ritorno all'ascolto e alle regole"

"Serve un ritorno all'ascolto e alle regole". Così la presidente dell'ordine degli psicologi della Toscana, Maria Antonietta Gulino, nell'evidenziare come solo nel territorio fiorentino si siano verificati in un giorno tre casi di adolescenza con adolescenti coinvolti. "Giovani - ha aggiunto - di 14 e 16 anni che aggrediscono loro coetanei o ragazzi più grandi, un segnale ben chiaro che ci indica come il limite sia stato ormai superato e che un approccio strutturale da parte di tutte le istituzioni coinvolte, dalla politica alla scuola alle famiglie, non può essere rimandato". Secondo Gulino i "figli sono sempre più aggressivi e serve un ritorno all'ascolto e alle regole. Necessario - ha sottolineato - creare spazi e progetti, a scuola e fuori. Si devono sostenere genitori e insegnanti".

Rissa tra ragazzi in piazza Attias, poi il fuggi fuggi all'arrivo di polizia e carabinieri 

"Vorrei - ha proseguito - poter non leggere questi fatti che accadono con questa frequenza. Un fenomeno non certo nuovo oggi acuito dalle conseguenze della pandemia sulle nostre ragazze i nostri ragazzi, le vere vittime sociali del Covid. Gli atti di violenza non devono mai essere giustificati, però è evidente come si abbia a che fare con una generazione sotto pressione, da ascoltare e aiutare. Si sta diffondendo anche in Toscana - ha spiegato - un fenomeno in forte aumento all'estero, ad esempio in Spagna, di violenza filio parentale, ovvero dei figli nei confronti dei genitori. Con il pericolo che poi, senza regole efficaci e un sostegno autorevole all'interno della famiglia, scatenino la propria rabbia anche all'esterno". 

"La pandemia ha prodotto pesanti danni psicologici, necessario arginare la rabbia delle generazioni più giovani"

La pandemia con la chiusura delle scuole, l'impossibilità di praticare sport e di frequentare gli altri con regolarità - un confronto essenziale per la crescita, per prendere le misure nelle relazioni sociali- ha prodotto secondo la presidente dell'ordine degli psicologi pesanti danni psicologici, dall'aumento di ansia, depressione e disturbi alimentari, a problematiche relazionali che possono sfociare nell'isolamento, ma anche nell'aggressività. In famiglia e fuori. "Un tema fin troppo sottovalutato dalle Istituzioni - prosegue la presidente dell'Ordine degli Psicologi della Toscana -. Quanto prima, invece, è necessario farci carico di spazi e progetti di ascolto psicologico per facilitare lo scambio con le generazioni più giovani, comprendere e arginare la loro rabbia".

Abituarli o riabituarli a tornare ad occupare in maniera sana i luoghi di aggregazione, che dopo l'isolamento casalingo di questi anni diventano fondamentali per lo sviluppo della propria identità di potenziali adulti. "Servono prima possibile investimenti mirati, partendo da un rafforzamento dei servizi territoriali e scolastici di assistenza psicologica – conclude Gulino - e in questo senso la proposta di legge regionale sullo ‘psicologo di base', a cui abbiamo dato il nostro plauso, può certamente fornire un contributo. Da due anni cerchiamo di aprire un dialogo proficuo con l'Ufficio scolastico regionale, senza esito. Agire in sinergia, però, è l'unica soluzione”.

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