Silvio Berlusconi è morto: dall'arrivo in porto sulla nave da crociera alle bandane, era il nemico più amato di Livorno
L’ex presidente del Milan aveva 86 anni: dalla politica allo sport, tanti gli episodi ormai diventati memorabili
Da ‘Silvio stiamo arrivando’ alle memorabili bandane di San Siro. I cori e poi le multe, le prese in giro e gli sfottò. Su striscioni e magliette, dalla politica al calcio, sia a voce che in altre maniere. Davvero molti, in decine di episodi, i momenti passati alla storia soprattutto durante le stagioni amaranto in serie A. Una contrapposizione forte e coriacea, quella con il Cavaliere, quasi naturale. Sanguigna. Una costante. Al di là del campo e dei risultati sportivi. Il rapporto con Livorno di Silvio Berlusconi, morto oggi lunedì 12 giugno a 86 anni, ha pressoché segnato un’epoca. Nel 2000 la nave ‘Azzurra’, utilizzata per la campagna elettorale, toccò quasi le banchine cittadine e incappò nella protesta di un gruppo di sinistra. Una visione politica distante anni luce, contrapposta in ogni sua forma ed esternata in salsa ironica grazie ad una capacità umoristica labronica spietata e ficcante.
Indimenticabili le bandane di San Siro nel 2004. Il copricapo sfoggiato in Sardegna dall’allora premier durante un incontro con Tony Blair a Villa Certosa finì in foto su tutti i giornali e per la prima di campionato alla Scala del calcio migliaia di tifosi amaranto decisero di indossarlo, accompagnato da insulti e sfottò e da ‘Silvio stiAmo arrivando’, mantra già proposto pochi mesi prima in occasione della vittoria del campionato cadetto. Un match, quello di San Siro, che finì 2-2 con doppietta di Cristiano Lucarelli e che di fatto è passato alla storia. Nel 2010 nel suo Milan stellare, ironia del destino, chiamò in panchina Max Allegri. Livornese di scoglio. E non mancarono siparietti: ‘Mi piace, è livornese e non comunista’. Poi alla fine dell’anno ritrattò: ‘E’ peggio che comunista, è livornese’. Dai ‘Mille euro di multa perché no’ a dediche ben più personali, Berlusconi negli ultimi trent’anni è stato di fatto il ‘nemico privilegiato’. Forse l’unica occasione, indigesta, in cui Livorno ha optato per Silvio è stata quando nel 2022 il Pisa ha sfidato il Monza - di cui nel frattempo era diventato presidente - per il salto in serie A. Quasi a scegliere il ‘male minore’.