Bertani Trasporti, i sindacati proclamano lo stato di agitazione: "Sanzioni ai lavoratori inaccettabili"

Filt-Cgil e Fit-Cisl hanno indetto lo stato di agitazione, a livello nazionale, per tutti i lavoratori del gruppo Bertani Trasporti, azienda specializzata in movimentazione e stoccaggio veicoli. Alla protesta hanno aderito anche i dipendenti operativi a Livorno nel piazzale di via Firenze. "L'azienda - sottolineano i sindacati - negli ultimi mesi ha inviato ai dipendenti alla guida delle bisarche un numero sempre più elevato di contestazioni disciplinari: nel mirino i danni rilevati sui veicoli trasportati e le conseguenti richieste di risarcimento avanzate dalle ditte committenti". 

I provvedimenti disciplinari erano scattati anche a Livorno ai danni di due operai i quali, secondo quanto denunciato dalla Filt-Cgi, sarebbero stati sospesi per aver causato incidenti sul lavoro: "Provvedimenti inaccettabili" aveva tuonato il sindacato, supportato anche dal Comune che, tramite l'assessore Simoncini, aveva chiesto all'azienda sanzioni meno severe. 

I sindacati sulla Bertani Trasporti: "Ritmi di lavoro frenetici per aumentare i margini di profitto"

Filt-Cgil e Fit-Cisl non usano molti giri di parole per difendere i lavoratori: "Quanto sta accadendo è inaccettabile: i danni rilevati sulle vetture trasportate sono dovuti ai ritmi di lavoro sempre più frenetici richiesti dall'azienda ai dipendenti al fine di aumentare i margini di profitto. L'azienda cerca insomma di scaricare sulle spalle dei lavoratori tutte le inefficienze rilevabili nel processo di distribuzione della merce". 

"I lavoratori - conclude la nota - stanno continuando a svolgere il proprio dovere con il consueto impegno e con la solita professionalità che li contraddistingue: l'inasprimento delle contestazioni disciplinari da parte dell'azienda è pertanto da ritenersi privo di motivazione. A tutto ciò si deve aggiungere il continuo non rispetto da parte del gruppo Bertani di alcune previsioni normative legate al Contratto collettivo nazionale di lavoro. Serve un maggiore senso di responsabilità e chiediamo la possibilità di aprire un confronto serio: in caso contrario non mancheremo di innalzare il livello della nostra protesta".