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Cronaca Porta a mare / Piazza la Giovine Italia

Cade a scuola e si rompe un braccio, protestano gli studenti del Nautico. FGC: "Precarie condizioni edilizie"

L'episodio nella mattina di martedì 28 gennaio ha fatto scattare la protesta dei ragazzi Appello alla mobilitazione raccolto dal Fronte della Gioventù Comunista: "Le scuole sicure sono quelle che non crollano"

Stava salendo le scale della scuola quando, appoggiando un piede su un gradino pericolante, è scivolato cadendo rovinosamente a terra, con conseguente frattura del braccio. Vittima di un infortunio dovuto alle "precarie condizioni edilizie" della struttura è uno studente di seconda superiore dell'Istituto Nautico Cappellini, costretto nella mattina di martedì 28 gennaio a ricorrere alle cure ospedaliere in seguito alla brutta caduta. Un episodio che ha fatto crescere la protesta degli studenti, negli scorsi giorni già in agitazione per la mancanza di riscaldamento nelle aule. Proprio per sensibilizzare la cittadinanza su questo tema, venerdì 31 gennaio è in programma una mobilitazione studentesca, alla quale hanno aderito Nautico, Iti ed Enriques, che partirà alle 9 da piazza Cavour. 

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"Le scuole sicure sono quelle che non crollano", recita lo striscione esposto da alcuni ragazzi, il cui appello alla mobilitazione è stato raccolto dal Fronte della Gioventù Comunista di Livorno. "Accogliamo l'appello degli studenti dell'istituto Nautico Cappellini di Livorno mobilitati dopo un infortunio dovuto a precarie condizioni edilizie. Gli studenti erano già in stato di agitazione a causa delle mancanza di riscaldamento all'interno delle aule, una situazione tutt'altro che straordinaria ma che torna a ripetersi puntualmente ogni inverno". 

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"Un evento in linea con la situazione nazionale e cittadina - dicono ancora dal FGC -: tutti ricordiamo la situazione precaria dell'Istituto Palli (muffa, lampadari crollati) o il crollo di alcune finestre all'Istituto Galilei. La situazione è figlia di decenni di sistematico smantellamento dell'istruzione pubblica. Quest'anno sono stati tagliati 1,8 miliardi di euro dal governo Pd-M5s. L'anno scorso 4 miliardi di tagli dal governo M5s-Lega. Nel frattempo continuano a essere investiti miliardi in spese militari e per aiutare banche e grandi istituti finanziari".

"Nel nostro Paese - concludono dal FGC - c'è un crollo in una scuola ogni 3 giorni e il 54% delle scuole non ha il certificato di agibilità. Vogliamo che i soldi vengano spesi per gli interessi di tutti, per l'istruzione pubblica e per garantire le condizioni di sicurezza all'interno delle scuole, non che siano usati per finanziare guerre o alimentare il profitto di pochi. Le scuole sicure sono quelle che non crollano!".
 

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