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Cronaca

Ca' Moro, raccolti oltre 130mila euro per la ripartenza: entro gennaio la rimozione del ristorante affondato

Con i soldi ricevuti, l'attività è pronta ad aprire un nuovo locale questa volta a terra

Era il 20 agosto quando il ristorante-peschereccio Ca' Moro, che dà lavoro a persone diversamente abili, affondò nello specchio d'acqua antistante piazza del Pamiglione a causa di una falla a prua dell'imbarcazione. Da allora, oltre alle tantissime iniziative di solidarietà che hanno permesso di raccogliere oltre 130mila euro, è iniziato il lavoro per capire tempi e modalità per la rimozione del natante. Le operazioni di demolizione, come specificato dagli assessori Cepparello e Bonciani, tra gennaio e febbraio saranno portate a termine. L'obiettivo della cooperativa sociale "Il Parco del Mulino", che gestiva il ristorante, è di far rinascere il Ca' Moro 2.0 con l'acquisto di una nuova barca o con il definitivo trasferimento a terra.

"Non sarà semplice rimuovere l'imbarcazione del Ca' Moro  - fanno sapere dal Comune - per le sue cattive condizioni. Nell'impossibilità di uno spostamento, il natante sarà ridotto in parti, con tagli preliminari longitudinali tese a indebolire la struttura, per essere poi smantellato. Si lavorerà sia nella parte esterna che in quella sott'acqua con i sub dell'azienda SubSea Livorno. I rifiuti saranno trattati e destinati allo smaltimento, il tutto nel rispetto dell'ambiente marino e della complessa normativa".  Tre realtà imprenditoriali, Neri, Labromare e Stilm, lavoreranno a titolo gratuito: la prima seguirà la complessa parte di demolizione dell'imbarcazione tramite pontone direttamente dallo specchio acqueo portuale, assistita da Labromare che gestirà l'antinquinamento, il trasporto ed il trattamento dei rifiuti, mentre Stilm coordinerà la parte di sicurezza. 

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Ca' Moro affondato, Cepparello: "Non sarà un'operazione semplice"

"L'affondamento del Ca' Moro è stato un duro colpo per la città che si è mobilitata dimostrando una grande solidarietà – ha affermato la vicesindaco Camici – e l'amministrazione comunale si è messa subito in moto organizzando un concerto di beneficenza che ha registrato il tutto esaurito. Alla generosità dei livornesi si è aggiunta la disponibilità delle istituzioni e imprenditori portuali per la rimozione del natante, che ringrazio a nome dell'amministrazione". 

"Non sarà un'operazione semplice – ha sottolineato l'assessore Cepparello - sia dal punto di vista burocratico, sia dal punto di vista pratico perché le condizioni di ammaloramento del natante non permettono di tirarlo su così com'è, quindi sarà ridotto in parti. Aggiungo un ringraziamento a tutti coloro che hanno firmato il protocollo, alla cittadinanza livornese sempre pronta nei momenti del bisogno, all'Arpat e all'ufficio Ambiente del Comune di Livorno. Tengo a precisare che tutte le operazioni avverranno in maniera da tutelare al massimo l'ambiente". 

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