Ca' Moro, raccolti 10mila euro con il concerto al Caprilli. Salvetti: "Livorno ha dimostrato il suo cuore"
Grande successo all'ippodromo per l'iniziativa in favore del ristorante affondato
Quando si tratta di solidarietà, Livorno non è seconda a nessuno. Ne è testimonianza quanto successo ieri sera, mercoledì 25 agosto, al Caprilli in occasione del concerto per il Ca' Moro. Tutti i 1.500 biglietti sono stati venduti e l'incasso della serata (a cui si aggiungono le offerte raccolte sul posto), al netto delle spese obbligate di Siae, iva e safety, è stato di oltre 10mila euro. Questi soldi saranno interamente destinati alla Cooperativa Parco del Mulino per la ricostruzione del ristorante affondato una settimana fa.
La serata è stata praticamente perfetta, al pari degli spettatori accorsi, ai tanti artisti e alle maestranze dello spettacolo che si sono fatti avanti e si sono messi a disposizione per dare supporto gratuitamente. Vale la pena ricordarli ancora una volta: Enrico Nigiotti, Gary Baldi Bros, Bobo, Francesco “Fry” Moneti, Sinfonico Honolulu, Frejico, Manuel Aspidi e Marco Voleri sono i cantanti e i gruppi che si sono alternati per la parte musicale; Leonardo Fiaschi, Paolo Migone, Paola Pasqui, Alessia Cespuglio, Claudio Marmugi, Valerio Delfino e Marco Conte. Con loro anche le tre attrici della compagnia Mayor Von Frinzius diretta da Lamberto Giannini Emma Titomanlio, Irene Morini e Giuditta Novelli e l'attore-disturbatore Federico Parlanti. Per ultimi, ma certo non meno importanti, le imprese, i fornitori di servizi e i singoli lavoratori già impegnati in Cortomuso, oltre a Percorsi Musicali che, sempre gratuitamente, ha messo a disposizione strumentazione tecnica per la serata.
Ca' Moro, al via la raccolta fondi
"L'idea maturata in un attimo mentre guardavo il Ca' Moro affondare - sottolinea non senza commozione il sindaco Luca Salvetti - ha avuto una sua realizzazione in meno di quarantotto ore, con un successo che apre il cuore. Del resto, non ho mai avuto dubbi: la città di Livorno ha dimostrato ancora una volta di essere una comunità vera”.
(foto foto Sebastiano Ramingo Bongi Toma)