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Cronaca Portoferraio

Gattile-canile all'isola d'Elba, la Fondazione tedesca che avrebbe finanziato il progetto: "Ecco perché ci siamo ritirati"

In una lettera datata gennaio 2020 e mai resa pubblica vengono spiegati i motivi che hanno portato alla rottura: "Nostre indicazioni mai ascoltate e tempi burocratici lunghissimi"

È ormai noto come all'isola d'Elba manchi sia un canile-gattile con annessa assistenza veterinaria h24 per i casi di emergenza. La morte del cane Oscar ha riacceso i riflettori su questa problematica che in tanti anni non è stata ancora risolta. Nei giorni scorsi in prefettura c'è stato un incontro a cui hanno preso parte le associazioni, i sindaci dell'isola per trovare una soluzione temporanea in attesa della costruzione del canile. Le ipotesi sul tavolo sono state tante, ma al momento è ancora tutto fermo.

E fa ancora più rabbia sapere che nel 2014 una fondazione tedesca, la Bastet Stiftung era pronta a finanziare il progetto di tasca propria ma poi tutto è naufragato con il territorio che ha perso, forse, un'occasione più unica che rara. Ma perché la fondazione si tirò indietro? In una lettera inviata a LivornoToday datata 20 gennaio 2021 e mai resa pubblica ecco spiegati i motivi per i quali si è arrivati alla rottura. 

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Riportiamo integralmente la lettera scritta dalla fondazione per mano del proprio avvocato. 

"Si è venuti a conoscenza dell'acceso dibattito e delle polemiche di cui i media diffusi nell'isola d'Elba hanno ultimamente riferito in merito alla non più procrastinabile e inevitabile presa d'atto della circostanza che il finanziamento da parte della fondazione Bastet Stiftung ipotizzato sin dal 2014 per la realizzazione di un rifugio per gli animali non è più disponibile. A tale proposito sono probabilmente opportune alcune precisazioni. L'iniziativa era stata originariamente avviata con l'espressa volontà di cercare un rimedio per il randagismo dei gatti che, ben più del randagismo canino, costituisce un effettivo problema nell'isola d'Elba, ma non condivise forzature hanno fatto sì che il progetto poi venisse quasi esclusivamente dedicato a un canile, con il risultato che per i felini non venisse prevista alcuna struttura, bensì solamente un nudo spazio recintato privo di qualsiasi protezione".

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"Le nostre indicazioni ai progettisti inascoltate"

"Le indicazioni a suo tempo indirizzate anche ai progettisti sono rimaste del tutto inascoltate. Da varie parti, anche ultimamente, sono state espresse autorevoli opinioni, secondo le quali il grande e costoso progetto del canile è da considerare eccessivamente sovradimensionato rispetto alle effettive esigenze dell'isola e che pure la sua collocazione, tra l'altro contestata dagli abitanti della zona, probabilmente non è da ritenere ideale. Con un impegno economico assai meno gravoso, una clinica veterinaria ed un più piccolo ed adeguato rifugio per gli animali, con attenzione particolarmente estesa i gatti, potrebbero trovare un posto più conveniente. Una fondazione è un'entità con un proprio patrimonio strettamente vincolato alle finalità statutarie che è rigorosamente distinto da quello dei suoi amministratori, i quali sono responsabili del corretto utilizzo delle risorse disponibili e sono tenuti ad escludere ogni ingiustificato immobilizzo e qualsiasi forma di dispersione".

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"Difficoltà burocratiche e tempi lunghissimi"

Non si ignorano le gravi difficoltà burocratiche e le rigidità che limitano l'azione delle pubbliche amministrazioni italiane e quindi sicuramente si può esprimere ogni comprensione per i lunghissimi tempi impiegati dalle autorità comunali nel loro complesso percorso, il quale purtroppo non ha tuttora portato alla definizione di alcun concreto accordo con la condivisione di un testo impegnativo tale da assicurare all'ente finanziatore sufficienti garanzie di una corretta realizzazione e di una adeguata e duratura gestione dell'opera nei modi conformi alle finalità perseguite. La fondazione Bastet Stiftung aveva ripetutamente disposto l'inoltro di ipotesi contrattuali cercando, non senza sforzi, di adattarle di volta in volta alle esigenze della pubblica amministrazione. Ha anche fatto redigere e presentare il corposo progetto di un regolamento di gestione, senza che in merito ad esso le pervenisse neppure un commento. In considerazione della seria ed impellente necessità di non lasciare inoperoso uno stanziamento diversamente utilizzabile per i propri scopi statutari, la fondazione Bastet Stiftung ha ripetutamente provveduto perché la pubblica amministrazione venisse sollecitata a concludere ed addirittura venisse formalmente intimata a provvedere e ciò, per esempio, è avvenuto già con nota dell'11.5.2017, che fissava un termine di decadenza per il 31.12.2017 e poi, a riprova della pazienza ancora dimostrata, con ulteriore nota del 24.4.2018, con la quale si fissava quale nuovo termine di decadenza il 30.6.2018".

"Abbiamo fatto di tutto per cercare di far partire il progetto"

"Dopo l'incontro in municipio avvenuto nel febbraio 2020, il legale italiano della fondazione Bastet Stiftung ha preso personalmente tanto a cuore la vicenda che, anche senza specifiche istruzioni della mandante, di sua propria iniziativa ha fatto di tutto, con la ovvia riserva delle decisioni della fondazione, per cercare di semplificare l'accordo il cui testo è stato spedito il 29.6.2020, indicando quale ultimo termine per la sottoscrizione la fine del mese di ottobre 2020. Anche questo ultimo termine è trascorso senza che si concretizzasse alcunché. Circa sei anni di discussioni, qualunque sia stata la causa dei ritardi, non hanno purtroppo portato ad alcun concreto risultato e quindi è stato inevitabile che la così prolungata mancanza di effettivamente sicure e documentate prospettive di un adeguato e tempestivo utilizzo dei fondi corrispondente alle proprie finalità statutarie, la fondazione Bastet Stiftung fosse obbligata a revocare lo stanziamento per destinarlo ad altri consoni scopi. Gli attuali vertici dell'amministrazione comunale non hanno mancato di prospettare l'ipotesi di una clinica veterinaria e di un meno invasivo rifugio per gli animali in un luogo alternativo del territorio, da realizzare con la collaborazione della Bastet Stiftung, la quale, pur disposta ad esaminare possibili soluzioni, se del caso si riserva la libertà di prendere altrove proprie eventuali autonome iniziative". 

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