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Cronaca

Made in Canapa, sequestrato mezzo chilo di cannabis light

L'operazione della Municipale dopo una sentenza della Cassazione sulla commercializzazione dei prodotti. Il titolare Lorenzo Dominici: "Qui è tutto in regola. Sono fiducioso, ma mi sento tradito"

Se la circolare ministeriale del 9 maggio scorso si limitava a imporre maggiori controlli sui negozi abilitati alla vendita di derivati dalla canapa sativa L, la sentenza della Cassazione in merito alla commercializzazione di prodotti a base di cannabis light (informazione provvisoria n. 15 del 30 maggio) ha portato ai primi sequestri della cosidetta erba legale. Anche a Livorno, dove lunedì 3 giugno gli agenti della Municipale - Sezione investigativa e commerciale si sono presentati nel negozio Made in Canapa di Lorenzo Dominici, in via Nardini Despotti Mospignotti, sequestrando poco più di mezzo chilo di infiorescenze regolarmente confezionate e corredate di fatture di acquisto e analisi.

Dominici (Made in Canapa): "Tradito dallo Stato, ma sono fiducioso"

"È assurdo. Mi sento amareggiato e tradito dallo Stato, ma sono fiducioso - dice Dominici -. Fino a ieri era tutto in regola, adesso risulto indagato per la commercializzazione di prodotti che fino a una settimana fa potevano essere venduti. Tuttavia ci stiamo organizzando anche con gli altri operatori del settore e sono certo che si risolverà tutto per il meglio". Al di là della sentenza, la questione è spiegata nel dettaglio in un lungo post di Dominci su Facebook, dove si evidenziano, tra l'altro, i danni al settore e la mancanza di omogeneità di trattamento proprio per la mancanza di normative chiare. 

Made in Canapa: "Salvini vuole chiudere i negozi? Una follia"

Il negozio, precisa però il titolare, rimarrà comunque aperto, nonostante il danno economico (circa 2mila euro di prodotti sequestrati, oltre al mancato incasso fino a nuovi sviluppi in merito) e di immagine subito. Perché, assicura Dominici, "stiamo operando nella legalità e siamo certi che si troverà una soluzione. Stiamo ancora aspettando le motivazioni dell'informazione provvisoria della Cassazione, sulla base della quale è stato effettuato il sequestro, ma la soluzione adottata dalla Consulta indica già come la commercializzazione di prodotti derivati dalla cannabis sativa L non comporti alcnu reato se tali prodotti sono in concreto privi di efficacia drogante. E i nostri lo sono".

La municipale: "Eseguita una direttiva del ministro dell'Interno"

Le operazioni di controllo sono partite a seguito di alcune riunioni fatte durante il Cosp (Comitato ordine e sicurezza pubblica), alla presenza del prefetto e di tutte le forze dell'ordine. "Siamo ancora in attesa degli sviluppi da parte della Procura - fanno sapere dalla segreteria della polizia municipale -. Tutto questo rientra nella richiesta fatta a tutte le forze di polizia di controllare il fenomeno della vendita di prodotti derivati dalla canapa light in considerazione della direttiva del ministro dell'Interno. Non è un accanimento da parte nostra nei confronti di nessuno. La Cassazione, al momento, sembra aver accolto la normativa in questione e a noi non rimane altro che operare in questo percorso".  

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