Carabinieri, Piercarmine Sica è il nuovo comandante provinciale: "So di arrivare in un momento particolare, ma ho grande fiducia"
Torinese, 46 anni il prossimo 23 settembre, il colonnello arriva dal comando del reparto operativo di Catania: "Livorno? Sto imparando a conoscerla. Per ora ho trovato un clima di grande collaborazione istituzionale, fondamentale sarà quella con i cittadini"
Un pezzo di cuore lo ha lasciato a Catania, dove negli ultimi 4 anni, a capo del Reparto operativo, ha coordinato le più articolate operazioni antimafia mettendo nel mirino la famiglia di Cosa Nostra Santapaola-Ercolano. L'altro è invece rimasto a Napoli, città per molti versi simile a quella siciliana: qui, appena trentenne, ha guidato la compagnia Napoli Stella, competente nei quartiere più difficile del capoluogo quali Sanità, Forcella, Scampia, Secondigliano. Un posto per Livorno, che ammette di stare imparando a conoscere, però saprà trovarlo Piercarmine Sante Sica, torinese, 46 anni il prossimo 23 settembre, nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Livorno. Si presenta alla stampa nel giorno del quarantesimo anniversario dalla morte del generale Dalla Chiesa (ieri sabato 3 settembre, ndr) e "già questo mi rende particolarmente felice - dice il colonnello Sica -, il generale è ancora un esempio indimenticabile che ci guida nel nostro lavoro. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione per ricordarlo".
Curriculum da veterano e di assoluto valore nonostante la giovane età, Sica ricorda con affetto "l'esperienza a Catania, particolare e difficile ma anche entusiasmante e affascinante. Come Napoli, città per molti aspetti simile, a partire dal mare e dal vulcano. Anche qui c'è il mare, ma com'è quello di Livorno? Sono arrivato da pochissimo, sto imparando a conoscere la città, anche con lo studio degli atti giudiziari, e i miei uomini. Nel giro istituzionale ho trovato una grande sinergia che è fondamentale per aiutare i cittadini, ma ancor più importante sarà la loro collaborazione. La denuncia di un cittadino nei confronti dei due soggetti poi arrestati per usura ed estorsione, per esempio, è stata fondamentale".
"Sono consapevole di arrivare in un momento particolare - prosegue rispondendo a una domanda precisa sulla morte del 29enne Denny Magina -, ma sul caso specifico non posso dire niente con le indagini ancora in corso. Posso però dire che è stato condiviso nella sua sede naturale del Cosp e sono certo che sarà fatto tutto quello che si deve o si può fare. Ma l'attenzione sarà su tutta la realtà livornese e voglio ringraziare il mio predecessore Massimiliano Sole per il lavoro svolto: ho trovato una sinergia che merita di essere continuata".
aggiornamento ore 14 di domenica 4 settembre
