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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Autotrasporto e caro carburante, l'allarme di Cna: "Aziende nel dramma, settore a rischio fermo"

Previsti aumenti generalizzati del 25% in un anno, la tensione sale. Ecco quali sono le richieste da parte della categoria

Andare 'oltre l'indifferenza' cercando di evitare che le aziende di autotrasporto finiscano nel dramma a causa del caro carburante. Questo è quanto ha chiesto Cna al governo, nei giorni scorsi, insieme ad altre associazioni che si riconoscono in Unatras. Una lettera preoccupantissima per cercare di ottenere risposte già dall'incontro fissato per il prossimo 17 febbraio.

"L'autotrasporto a Livorno - ha spiegato il presidente Cna Fita Massimo Angioli - è un settore strategico ed imprescindibile, ma adesso è messo allo stremo dall'aumento dei costi del carburante. Parliamo di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno, che l'autotrasporto non riesce a ribaltare sui propri committenti e che finiscono per scaricarsi interamente sui già risicati margini di profitto delle aziende".

Servizi a rischio fermo. Longobardi: "Un ciclone spaventoso si è abbattuto sul mondo dell'autotrasporto"

"Abbiamo fatto presente al governo che quello che si è abbattuto sul mondo dell'autotrasporto è un ciclone spaventoso". Così il coordinatore della categoria Alessandro Longobardi, che ha aggiunto come "imprese di autotrasporto sono da un anno e mezzo alle prese con il rincaro dei carburanti, che non accenna a placarsi. Gli aumenti vertiginosi delle materie prime - ha proseguito -, di luce e gas, infatti riguardano anche il gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso, ma anche l'additivo AdBlue per i veicoli più moderni e il gnl".

Unatras ha quindi spiegato che "c'è il rischio concreto che sia più conveniente spegnere i motori anziché continuare a viaggiare". Ora però la situazione è allarmante. "Tanto che la presidenza - hanno aggiunto - ha deliberato lo svolgimento nelle prossime settimane di una serie di manifestazioni unitarie di autotrasportatori su diverse aree del territorio nazionale. Iniziative che, in assenza di impegni precisi da parte dell'Esecutivo, non potranno che essere propedeutiche ad azioni di autotutela della categoria, non esclusa la proclamazione di un fermo dei servizi".

Le quattro richieste di Unatras per stemperare la tensione

Nello specifico Unatras chiede la previsione di un meccanismo di adeguamento automatico per l'aumento del gasolio, la ripubblicazione aggiornata da parte del Mims dei costi di esercizio che gravano sugli autotrasportatori,  provvedimenti economici di sostegno alla categoria, quali crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal 'tesoretto' che ha incassato il fisco sull'Iva pagata per le accise e l'apertura del tavolo di lavoro permanente sulle regole di settore, per un'analisi approfondita che affronti in particolare l'impatto delle nuove norme comunitarie in tema di accesso al mercato, le semplificazioni burocratiche e la revisione degli onerosi obblighi formativi per contrastare la carenza di conducenti. 

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