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Cronaca Cecina

Covid, Cecina a rischio zona rossa. Lippi: "Chiediamo la collaborazione dei cittadini. L'Asl ci invii più medici"

Lo sfogo del sindaco: "I contagi stanno aumentando, ecco cosa stiamo mettendo in atto per evitare di tornare nella fascia con le misure restrittive più dure"

Una voce decisa ma preoccupante quella del sindaco di Cecina, Samuele Lippi che giovedì 7 maggio ha espresso tutta la sua preoccupazione per l'aumento dei contagi che rischiano di far tornare il suo comune nella zona rossa. "Stiamo facendo il possibile - le sue parole - e per questo chiediamo l'aiuto di tutti, nessuno escluso, in primis dei cittadini". La situazione vede oggi Cecina con un indice di contagiosità nel al di sopra della soglia della zona rossa senza contare che, come ammesso dalla stessa amministrazione comunale, i posti letto di terapie intensive Covid all'ospedale sono completamente occupati: "La situazione non è delle migliori e a questo dobbiamo aggiungere il fatto che l'Asl ha diminuito il numero dei medici, come se la situazione stesse migliorando". 

Cecina a rischio zona Rossa, Lippi: "Diminuiti i medici troppo in fretta"

Il sindaco non usa troppi giri di parole per descrivere la situazione del suo comune: "Sono preoccupato a causa del tracciamento. Ho come l'impressione che ci sia stato una sorta di 'libera uscita' troppo prematura e lo stesso è avvenuto anche all'interno dell'Asl. Un esempio concreto di quello che affermo è dovuto al fatto che prima erano presenti almeno dieci medici scolastici, ora ce ne sono solo due; ho chiesto spiegazioni e mi hanno risposto che qualcuno è tornato a studiare per finire il percorso di laurea, altri invece si sono messi a disposizione per il rinnovo del contratto ma questo non gli è stato rinnovato". 

"La centralizzazione del tracciamento secondo me non funziona"

Lo sfogo di Lippi prosegue e questa volta punta il dito contro il tracciamento a massa: "La centralizzazione secondo me non funziona. In uno degli asili dove c'è stato un focolaio hanno scoperto il primo positivo il 19 aprile, ma la struttura è stata messa in quarantena solo dieci giorni dopo. Per evitare il ripetersi di queste situazioni ho fatto un'ordinanza apposita con la speranza di ridurre il rischio di eventuali contagi. In più voglio ringraziare della disponibilità la Pubblica Assistenza di Cecina, alla quale fornisco personalmente i tamponi, il cui laboratorio analizzerà i test gratuitamente". 

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"I problemi maggiori sono con la scuola e movida"

Un'ultima battuta sugli assembramenti: "I problemi più grossi abbiamo visto che sono la scuola e la movida - aggiunge Lippi - e per questo ho stabilito dei controlli, da parte della polizia municipale insieme ai volontari della Pubblica Assistenza, della Misericordia e dell'Anfi coordinati dalla Protezione Civile del Comune, nelle aree più sensibili quali il centro e il lungomare. Serve la massima collaborazione da parte di tutti perché voglio ricordare ai cittadini che l'età media dei contagi si è notevolmente abbassata".

Pubblica assistenza Cecina: "Pronti a dare una mano al Comune"

Serena Mulaz, presidente della Pubblica Assistenza di Cecina, non si è tirata indietro una volta coinvolta dal primo cittadino e, come già avvenuto anche nei mesi precedenti, si è resa subito disponibile per collaborare: "Lunedì incontrerò il sindaco e studieremo la formula migliore per effettuare i tamponi nel nostro laboratorio. Sono pronta a scendere in campo in prima persona che ho già fatto per effettuare personalmente i tamponi". 

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