Coronavirus Toscana, i comuni e le aree in zona rossa dal 12 aprile
I provvedimenti restrittivi localizzati sono stati comunicati dopo il consueto confronto con il Ceps e i sindaci dei territori. In rosso anche le province di Firenze e Prato
"Prudenza anche se torneremo in zona arancione", aveva detto nella mattina di venerdì 9 aprile il presidente Giani prima ancora che la Toscana fosse definitivamente "promossa" di colore. Un rigore dovuto ai dati raccolti sui singoli comuni e territori della regione che, come spiegato dal governatore, evidenziano la necessità di individuare nuove misure restrittive mirate e localizzate. "La situazione negli ospedali - le parole di Giani - è al limite della saturazione. Quindi terrò in zona rossa quelle 5-6 aree socio-sanitarie che superano i 250 contagi ogni 100mila abitanti".
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Toscana, i comuni in zona rossa e i provvedimenti restrittivi
Aree che sono state comunicate nella tarda serata di venerdì 9 aprile e che riportiamo come indicato dalla Regione Toscana. Permangono quindi in zona rossa fino alle 14 di sabato 17 aprile le seguenti aree:
Province
- Firenze
- Prato
Zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa
- San Miniato
- Montopoli in Val d'Arno
- Santa Croce sull'Arno
- Castelfranco di Sotto
Zona socio sanitaria Alta Valdelsa
- Poggibonsi
- San Gimignano
- Colle di Val d'Elsa
- Casole d'Elsa
- Radicondoli
"Le due province e le due zone socio sanitarie - fanno sapere dalla Regione - superano l'indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100mila abitanti, dato limite indicato dalla legge per l'assunzione di provvedimenti" ."L'atto - concludono dalla Regione - è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid. I pareri dei Direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano. Le decisioni sono state assunte dopo attento esame in assemblee con i sindaci dei territori interessati".