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Cronaca

Aamps, concluso il concordato. Salvetti: "Azienda ingessata 5 anni, ora può svoltare". Nogarin: "Premiato il nostro coraggio"

La comunicazione in consiglio comunale sulla fine del percorso: "Chiuso un capitolo di incertezze e precarietà". E l'ex sindaco rivendica l'operazione su Fb: "Ringrazio chi ci ha creduto. Qualcuno avrebbe voluto far pagare la malagestione ai livornesi"

Il concordato di Aamps - ovvero lo strumento giudiziale adottabile per risoluzione della crisi di un'impresa - è definitivamente concluso. A darne notizia è stato il sindaco Luca Salvetti nella giornata di ieri, lunedì 6 ottobre, in apertura di consiglio comunale. E lo ha fatto leggendo i contenuti del decreto del tribunale ordinario di Livorno che lo scorso 1 dicembre ha disposto l'archiviazione della procedura indicando la piena soddisfazione dei creditori. Un epilogo che, di fatto, era stato già annunciato nell'aprile scorso e che ieri ha trovato riscontro anche nel percorso burocratico. E come allora, anche ieri non ha mancato di far scaturire la reazione dell'ex primo cittadino Filppo Nogarin, che insieme alla sua giunta nel 2017 dette il via, in mezzo a non poche contestazioni, a questa procedura. "La storia procedurale - ha scritto - si è incaricata di smentire i professionisti della ricapitalizzazione, che avrebbero voluto far pagare la mala gestione aziendale ai livornesi".

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"Si chiude un capitolo dell'azienda Aamps fatto di incertezze e precarietà - ha invece detto l'attuale sindaco Salvetti - La scelta del concordato, che poteva essere evitata, ha ingessato per cinque anni Aamps e il suo futuro sotto il profilo finanziario e occupazionale. Ora finalmente si può in maniera concreta parlare di nuovi investimenti per dare forza al futuro dell'azienda ed è per questo - ha concluso - che abbiamo lavorato per uscire in anticipo dalla fase concordataria entrando in Reti Ambiente con la possibilità di giocare un ruolo da protagonisti anche di fronte ai finanziamenti del Pnrr22". L'avvio della procedura di concordato risale al marzo del 2017, quando a metà del mandato dell'allora sindaco Nogarin la sezione fallimentare del tribunale dispose l'omologa del concordato preventivo chiesto dall'azienda di rifiuti, nel vortice dei debiti. Una scelta, quella adottata dall'allora giunta pentastellata, spesso contestata. 

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L'ex sindaco Nogarin: "Ci siamo battuti con coraggio contro tutto. È una grande giornata"

L'ex sindaco Filppo Nogarin ha invece affidato ad un lungo post su Facebook la sua reazione. Non dimenticando, appunto, quanto difficile e contestata fu quella scelta. "Aamps è salva - ha scritto - e ora può guardare al futuro con rinnovata fiducia. Tutto questo grazie a una procedura innovativa, mai sperimentata prima di allora in una realtà para pubblica, ma per la quale io, la mia giunta e il gruppo dell’allora maggioranza targata Movimento 5 Stelle ci siamo battuti con coraggio, contro tutto e contro tanti che si professavano esperti". Nogarin fa poi menzione di sindacati, sindaci revisori, partiti e anche del 'vescovo pisano', che avrebbero tuonato contro questa scelta. "State uccidendo l'azienda ci dicevano - prosegue Nogarin - 300 lavoratori perderanno il posto".

"Certo - ha poi aggiunto - i sacrifici non sono mancati, ma nessuno, nessuno, ha perso il posto di lavoro. Al contrario. Aamps ha continuato a investire e a innovare. Questi sono i fatti, che sono più forti e misurabili della propaganda di chi ha provato allora a metterci i bastoni tra le ruote, a scapito dei livornesi e che oggi gode dei frutti di quella stagione". Nogarin ha quindi ringraziato la sua giunta, la sua maggioranza e il team di professionisti che hanno lavorato alla procedura.

"Troppo spesso ho assistito ad atteggiamenti che per opportunità 'dimenticavano' o lasciavano in disparte taluni protagonisti di questo o quel cammino. È stato sicuramente difficile ma oggi quel percorso è parte della storia amministrativa di Livorno e dell’intero paese ed è a disposizione di tutti. La pubblica amministrazione ha una sola chance di riuscire nella sfida del proprio efficentamento: fare squadra sempre. Oggi - ha concluso -, insomma, è una grande giornata! E chi urlava allora, oggi lo sa ancora di più tentando di prendersi un po' di quel merito. E scusate se è poco".

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