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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, Draghi: "Riaperture? Nessuna data ma inizieremo dalle regioni più avanti nelle vaccinazioni over 80"

Il punto del presidente del Consiglio: "Priorità ad anziani e fragili. Fiducioso per il turismo, possibile un certificato di immunità per entrare in Italia"

AstraZeneca, riaperture, turismo e scuole. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, hanno voluto fare il punto della situazione riguardante la campagna di vaccinazione in Italia e sul futuro dei settori che, al momento, stanno soffrendo maggiormente le misure restrittive dovute alla diffusione del Covid.

Il premier ha voluto rassicurare sul fatto che non ci sia una minore disponibilità sulle dosi: "Entro aprile, se continuiamo così, tutti gli over 80 saranno vaccinati e in gran parte anche quelli a partire da 75 anni". Sulle riaperture: "Tutto dovrà avvenire in sicurezza e dipenderà da come procede l'andamento dei contagi e delle vaccinazioni. Le regioni che saranno più 'avanti' nell'immunizzare le categorie più a rischio saranno le prime a riaprire". E sul turismo Draghi lancia l'obbligo del certificato vaccinale per entrare in Italia per chi viene dall'estero. 

Vaccino Covid, Draghi: "Continuiamo a seguire le linee guide del ministero e del Cts"

Il premier segue la circolare emanata dal ministero della Salute: "L'indicazione è quella di usare AstraZeneca principalmente sugli over 60. Quello che deve attirare la nostra attenzione è il rischio di decesso, che è massimo per coloro che hanno più di 75 anni: la conclusione è che bisogna vaccinare prioritariamente quelli che hanno più di 80 anni, poi 75, poi 71, fino ad arrivare ai 60enni". 

Draghi ha voluto anche tranquillizzare chi sostiene che la disponibilità delle dosi sia in diminuzione: "I numeri sono come quelli precedenti a Pasqua. Per quanto riguarda le somministrazioni occorre coordinarsi con le regioni che, in questo periodo, stanno lavorando duramente. L'importante è riuscire a ridurre il rischio di morte nei soffetti fragili e in chi è più esposto". 

"Le riaperture dipendono dall'andamento delle vaccinazioni e contagi nelle regioni"

Il capo del Governo non si vuole sbilanciare rigurardo una possibile data sulle riaperture: "Al momento non mi è possibile averla perché tutto dipenderà dall'andamento dei contagi e delle vaccinazioni delle classi a rischio. Le regioni che si saranno portate più 'avanti' nelle vaccinazioni dei soggetti fragili potranno essere le prime a riaprie. Capisco perfettamente il senso di smarrimento e disperazione di alcune categorie, ma le riaperture andranno fatte solamente in sicurezza. L'attuale decreto legge con le misure restrittive scade il 30 aprile però abbiamo più volte detto che in base all'andamento del virus può essere possibile venire incontro alle esigenze dei vari governatori. Per quanto riguarda le scuole la mia speranza è quella di poter agli studenti almeno un mese di piena attivtà in presenza. Turismo? Fiducioso nella sua ripresa e stiamo pensando di introdurre l'obbligo del certificato vaccinale per entrare in Italia". 

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