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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Jacopo / Viale Italia, 12

Pedonalizzazione controviale della Bellana, insorgono i circoli al Nazario Sauro: "Portiamo le barche in Comune"

La protesta del circolo della pesca e del nautico: "Qui ci sono 450 soci con un'età media molto alta che non sapranno più come accedere. Una vergogna iniziare i lavori senza una soluzione alternativa per posti auto e motorini"

Le ruspe sono già posizionate, i cantieri praticamente pronti, l'ordinanza che vieta la sosta e il transito ad auto e motorini già firmata, depositata agli atti e teoricamente in vigore da ieri, lunedì 29 novembre. L'imminente avvio dei lavori destinati a cambiare il volto del controviale della Bellana è stato però anche l'occasione per riaccendere le polemiche su un progetto da 1,6 milioni di euro che, di fatto, prevede sì l'allontanamento dei veicoli dalla zona, la sua conseguente pedonalizzazione e l'istituzione di percorsi ciclabili, ma nessuno alternativa ai parcheggi che si andranno persi e, soprattutto, l'impossibilità di accedere facilmente alle attività commerciali e ricreative dell'area.

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In particolare, a protestare sono gli oltre 450 soci del Circolo Pesca Nazario Sauro (280 iscritti) e del Circolo Nautico Livorno (circa 160) che reclamano il diritto di avere almeno un punto di accesso al moletto per la manutenzione delle barche, per il trasporto delle stesse in occasione, ad esempio, delle regate o semplicemente anche per consentire ai molti anziani che frequentano il circolo, tra cui alcuni disabili, di ritrovarsi al porticciolo tra l'acquario e il cantiere Benetti.

Pedonalizzazione controviale della Bellana, la protesta dei circoli

"Al prossimo consiglio comunale porteremo le barche a Palazzo Civico - raccontano a LivornoToday i soci del Circolo Pesca Nazario Sauro -, senza possibilità di accedere al molo non ce ne facciamo di niente. Qui dobbiamo avere la possibilità di scaricare e fare manutenzione, abbiamo investito un sacco di soldi per realizzare la vasca per il lavaggio delle carene e mettere le torri faro che almeno illuminano una zona altrimenti buia e sempre più degradata. La stragrande maggioranza dei nostri iscritti ha 75 anni e anche di più, anche per portare una sola tanica di benzina servirebbe un punto di accesso. La cosa più grave è avere dato il via ai lavori per togliere i parcheggi senza avere già individuato soluzioni alternative non solo per noi, ma anche per i residenti e le attività commerciali che sono qui, nonché per gli stabilimenti balneari".

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"La situazione è già problematica adesso - aggiungono dal Circolo Nautico Livorno -, siamo uno dei delle dieci scuole vela d'Italia insignite con la stella d'oro e non riusciamo a organizzare regate a livello agonistico. Al di là dei corsi estivi, ai quali partecipano circa 200 ragazzi, ogni volta che usciamo per le regate servono carrello e gommone soltanto per portare due barche e il pullmino. La scorsa settimana, ad esempio, siamo usciti con dieci barche e due pullman, vorremmo capire come sarà possibile proseguire l'attività senza poter arrivare alla strada. Già in questa situazione ci appoggiamo ai bagni Nettuno per la logistica, ma senza più accesso al moletto come ci dobbiamo organizzare?". 

"Non capiamo - concludono in coro i soci dei due circoli - perché dai Pancaldi in poi la sosta sia di fatto libera, auto e motorini parcheggiati anche sui marciapiedi, e qui invece, dove i parcheggi erano a pagamento, si è deciso di pedonalizzare l'area. È un atteggiamento antidemocratico che non tiene conto delle istanze dei cittadini e le risposte avute fino ad oggi sono ridicole. Per scaricare, ad esempio, l'assessore Cepparello aveva pensato a dei carrelli come quelli del supermercato, ma qui non andiamo mica a fare la spesa. I nostri circoli hanno una fortissima connotazione sociale, evidentemente a questa amministrazione non interessa".

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