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Cronaca

Coronavirus, come richiedere i buoni spesa nei comuni in provincia di Livorno

Da Rosignano a Bibbona, ecco come le amministrazioni hanno deciso di spendere i contributi erogati dal governo

Arrivano ai comuni i fondi stanziati dal Dpcm a sostegno delle amministrazioni locali e che vanno ad aggiungersi alle numerose iniziative di solidarietà messe in campo per aiutare chi, in piena emergenza Coronavirus, è rimasto in ginocchio. Dopo Livorno, che ha ricevuto oltre 833mila euro dal Governo, ecco come si sono mossi gli altri comuni della provincia (alcuni non hanno ancora deliberato le modalità di erogazione dei buoni spesa, ndr). 

Ecco come fare per accedere ai contributi nei comune della provincia di Livorno

Comune di Rosignano Marittimo

Al Comune di Rosignano Marittimo sono stati destinati 180mila euro per procedere all'acquisto ed alla distribuzione di buoni spesa a favore della popolazione che. Si cercherà di dare risposta a criticità già conosciute, ma anche a fasce di povertà nuove e temporanee, determinate dall'attuale situazione di emergenza. Le misure sono attualmente dimensionate per le prossime tre settimane.

Chi potrà accedere al contributo?

I buoni spesa potranno essere assegnati a:

  • Soggetti già in carico ai servizi sociali che non usufruiscono di prestazioni assistenziali o che usufruiscono di prestazioni non significative dal punto di vista del reddito;
  • Soggetti che hanno perso il lavoro, anche stagionale o a tempo determinato, a causa dell'emergenza sanitaria;
  • Soggetti che hanno sospeso o chiuso attività e non hanno liquidità per il proprio sostentamento e non beneficiano di altre forme di sostegno pubblico;
  • Soggetti con lavori intermittenti o che non riescono, in questa fase di emergenza, ad acquistare beni di prima necessità alimentare;
  • Soggetti che si trovano in una situazione oggettiva di insufficienza del reddito familiare in rapporto alle esigenze minime vitali di tutti i membri del nucleo (Isee non superiore a 6.550 euro).

La priorità delle richieste pervenute sarà valutata in base a:

  • condizione di indigenza o di necessità individuata dai servizi sociali numerosità del nucleo familiare;
  • presenza di minori;
  • situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità;
  • situazioni di marginalità e di particolare esclusione.

A quanto ammontano i buoni spesa?

A ciascun nucleo familiare saranno assegnati 3 buoni spesa utilizzabili in altrettante distinte settimane, dell'importo di:

  • 50 euro per nucleo familiare composto da una persona; 
  • 150 euro per nuclei familiari fino a 3 persone (un importo aggiuntivo di 50 euro per ogni componente oltre il terzo membro, per i nuclei familiari più numerosi).

I buoni potranno essere utilizzati per acquisti di generi alimentari e beni di prima necessità (materiali per la pulizia della casa e l'igiene personale, prodotti per la scuola, etc.), nei negozi del territorio che aderiranno all'iniziativa. La consegna dei buoni sarà realizzata attivando, laddove necessario, anche le associazioni di volontariato.

Come richiedere il contributo

Le domande dovranno essere presentate da oggi, giovedì 2 aprile, fino alle 13 di giovedì 9 aprile. È necessario presentarle solo in via telematica tramite gli strumenti indicati, a meno che ciò non sia possibile. Sul sito istituzionale del Comune sono presenti i modelli da compilare sia per i cittadini che per le attività commerciali che volessero aderire.

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