Coronavirus Livorno, distribuiti buoni spesa per 500mila euro a 1500 famiglie. Salvetti: "Ora pensiamo ai restanti 333mila euro"
La giunta comunale adesso dovrà decidere come distribuire il resto del contributoa cui si aggiungono i soldi ricevuti con le donazioni. L'obiettivo è far avere un contributo a chi è rimasto fuori per la mancanza di pochi requisiti
È iniziata nella mattina di oggi, sabato 4 aprile, la distribuzione dei 16.663 buoni spesa da 50 euro agli aventi diritto. Dalle 9 molti cittadini si sono recati, in maniera ordinata e mantenendo le distanze di sicurezza, nei vari punti prestabiliti per il ritiro del contributo. Al momento, a Livorno sono stati erogati 500mila euro degli 833mila disponibili a 1.531 nuclei familiari (le domande pervenute sono state circa 2600, ndr): tutte le persone beneficiarie del buono spesa, che potrà essere speso entro aprile, hanno dimostrato di aver perso il lavoro o aver subito gravi danni economici a causa delle misure restrittive per il Coronavirus. Chi non avesse ancora ritirato i tagliandi potrà farlo anche lunedì 6 e martedì 7 aprile.
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Il Comune ha lavorato con tempi rapidissimi visto l'iniziativa è stata presentata solamente quattro giorni fa: "Non ci è mai interessato arrivare prima degli altri - commenta il sindaco Luca Salvetti -. Ci premeva puntare sulla concretezza e sulla velocità, per far sì che le persone in questo momento più fragili avessero immediatamente disponibili delle risorse gestire la quotidianità dal punto di vista alimentare. L'emergenza socioeconomica rischia sicuramente di essere altrettanto grave in Italia dell'emergenza sanitaria, con tante attività chiuse e tante persone mandate a casa. Voglio ringraziare - conclude il primo cittadino - tutti quelli che hanno collaborato affinché tutto questo si realizzasse in tempi così celeri".
Da lunedì 6 aprile inoltre la giunta sarà al lavoro per individuare le modalità per assegnare i restanti 333mila euro del Governo, cifra alla quale saranno aggiunti fondi donati dai cittadini livornesi attraverso un conto corrente aperto dal Comune proprio per queste finalità di sostegno socio-economico, con l'obiettivo di far rientrare nella contribuzione chi è rimasto fuori dalla distribuzione odierna per pochi requisiti mancanti.