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Cronaca

Coronavirus, il lavoro dei carabinieri ai tempi del Covid-19: "Prevenire prima ancora che reprimere"

Il tenente Marco Saccà, responsabile del Nucleo operativo Radiomobile: "In questi giorni c'è l'esigenza di una maggiore sensibilità"

Più prevenzione che repressione. E una maggiore sensibilità alle diverse situazioni. Non solo nei controlli alle persone, ma anche nella pulizia degli ambienti o nelle risposte alle chiamate che, ogni giorno, intasano il centralino del 112. Se ai tempi del Coronavirus i reati, soprattutto quello predatori, per ovvie ragioni sono in netto calo, l'attività dei carabinieri di Livorno non è invece rallentata per niente. Piuttosto è cambiata e muta giornalmente anche in base alle direttive contenute nei diversi decreti emanati dalla presidenza del consiglio dei ministri: "Si fa più prevenzione che repressione - spiega il tenente Marco Saccà (nella foto sotto, ndr), responsabile del Nucleo operativo radiomobile -, si informano i cittadini e c'è grande sensibilità nell'affrontare ogni situazione".

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"Sensibilità diversa e servizio preventivo e informativo nei confronti dei cittadini"

"Il servizio esterno è cambiato perché i militari vanno con maggiore cautela ad effettuare qualsiasi genere di controllo o di intervento - spiega Saccà -, tutto questo per tutelare sia noi che le persone. Bisogna prendere i giusti accorgimenti sanitari onde evitare di creare situazioni di possibile contagio, sia da parte nostra nei confronti dei cittadini che viceversa. I reati più frequenti come furti in appartamento o nei negozi? Ovviamente sono in calo, visto che le persone sono a casa e molte attività commerciali sono chiuse. In questo momento, dunque, le attività si concentrano sul controllo delle persone che materialmente sono in giro: voglio ricordare, tuttavia, che non si tratta solamente di un servizio repressivo, ma soprattutto preventivo e informativo per i cittadini. Ogni caso viene valutato, perché molto spesso siamo a contatto con persone fragili con le quali serve una sensibilità diversa. Il personale quando interviene o si relaziona con i cittadini".

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"Tutti i mezzi e le attrezzature vengono sanificati giornalmente"

"Il personale - continua il comandante del Norm - opera con i dispositivi di protezione individuale e in più in questo momento c'è ancora più accortezza nel pulire gli ambienti, le auto di servizio e tutta la strumentazione che viene usata giornalmente dal personale, sia all'interno della centrale operativa che fuori. In questi giorni, ad esempio, viene prestata ancora più attenzione alla pulizia della cabina posteriore delle vetture dove siedono le persone fermate: tutto ciò per evitare che ci possa essere qualsiasi tipo di possibilità di contagio".

"I carabinieri stanno affrontando questa situazione con percezione del pericolo e cercano di essere più zelanti possibili in tutto quello che fanno - spiega ancora Saccà -, perché sono consapevoli della responsabilità che hanno sia nei confronti della gente, quanto nei confronti di se stessi. Abbiamo messo in campo anche i carabinieri motociclisti, che hanno gli stessi compiti dei colleghi in auto, ma devo dire che vedo persone che con accortezza e senso di responsabilità portano avanti il loro lavoro".

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"Moltissime le chiamate per consigli o chiarimenti sulle disposizioni vigenti"

"Le chiamate al 112 sono aumentate in maniera considerevole - prosegue Saccà -. Gli operatori ricevono moltissime telefonate di ogni genere per avere chiarimenti sulla possibilità di uscire con il cane o spostarsi per lavoro da un comune all'altro. Ma ci chiedono anche consigli sanitari, ma in questo caso si consiglia di rivolgersi a strutture più adeguate. Di certo, gli operatori del 112 in questo periodo si documentano in continuazione perché devono sempre essere aggiornati con i decreti emessi dalla presidenza del consiglio dei ministri. Tra le molte chiamate, infine, ci sono anche quelle da parte di cittadini che segnalano assembramenti o persone che sono non rispettano i limiti di distanza consentiti".

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"Orgogliosi della nostra missione, di aiutare la gente"

Il comandante del Nucleo operativo Radiomobile elogia quindi il lavoro svolto da parte dei militari dell'Arma: "Noi carabinieri dobbiamo essere orgogliosi della nostra missione - conclude Saccà -: una missione che, oggi come sempre, comporta dei rischi, perché più degli altri dobbiamo aiutare il prossimo, soprattutto nei momenti difficili. Quando alcuni scappano davanti a un pericolo, noi abbiamo il dovere di affrontarlo per difenderli. In questa situazione, più che mai, siamo e dobbiamo essere questo: conosciamo i rischi ma abbiamo scelto di aiutare gli altri, far rispettare le misure, la legge. E dobbiamo essere pronti a rispondere".

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