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Cronaca

Emergenza Coronavirus, Cgil Livorno: "Programmazione errata e assunzioni insufficienti: sprecato troppo tempo"

Il sindacato critica la gestione della pandemia dopo la prima ondata di casi: "Si poteva fare molto di più, adesso il sistema è in difficoltà"

Dalla mancanza di posti letto in ospedale alle assunzioni non sufficienti per gestire il ritorno della pandemia Coronavirus. La Cgil Livorno, tramite la vicesegretaria generale Monica Cavallini e il funzionario con delega alla sanità Simone Assirelli, critica la gestione per quanto riguarda la seconda ondata di casi Covid-19 che ha investito la città. "Il vantaggio in termini di tempo acquisito in relazione alla fine della prima ondata del virus – sottolinea il sindacato – è stato sprecato. Le conseguenze della mancata programmazione e di interventi del tutto insufficienti in tema di strutture e di risorse umane stanno emergendo oggi in modo purtroppo pesante e critico. I posti letto di cure intermedie sono insufficienti e non ancora rispettosi della normativa regionale che prevede 0,4 posti letto ogni mille abitanti. La conseguenza è che si devono cercare soluzioni alternative in altri presidi o strutture provinciali". 

Cgil Livorno: "Potenziare ospedali e immettere nuovo personale"

"Come però giustamente sottolineano molti medici - proseguono Assirelli e Cavallini -, purtroppo non si muore solo a causa di Covid. Abbiamo dunque evidenziato come sia necessario fornire risposte concrete anche in favore di quei pazienti che necessitano di diagnosi precoci o della cura di altre patologie. Per tutti questi motivi occorre urgentemente potenziare anche gli ospedali, immettere in ruolo personale medico, operatori sociosanitari, infermieri, assistenti sociali e tecnici di laboratorio e radiologia. Occorre inoltre potenziare le Usca non solo nelle rsa. Per far fronte a una situazione non ordinaria si deve ricorrere a strumenti eccezionali". 

"Per il sistema di tamponamento e soprattutto per il tracciamento - conclude la nota del sindacato - abbiamo suggerito di utilizzare il personale amministrativo, in modo da supportare il personale di igiene pubblica oberato eccessivamente di lavoro a causa delle carenze d'organico. Sappiamo inoltre che ci sono graduatorie per infermieri e operatori sociosanitari dalle quali poter attingere per un numero importante di posti: le persone idonee devono essere urgentemente chiamate in servizio. È inaccettabile che per far fronte a queste criticità si chieda a chi è da tempo in prima linea di effettuare ancora una volta prestazioni aggiuntive o di saltare le ferie". 

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