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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus Toscana, mascherine obbligatorie. Rossi: "Una settimana per distribuirle"; Salvetti: "Lavoro enorme"

Il sindaco di Livorno sulle tempistiche e la modalità per la distribuzione dei dpi in arrivo dalla Regione: "Ci stiamo organizzando, sono 344mila pezzi da dividere in bustine da due. Siamo stati i primi a rendere disponibili i buoni spesa, cercheremo di essere altrettanto rapidi"

La distribuzione è iniziata nella mattina di lunedì 6 aprile da parte della protezione civile regionale: otto milioni e mezzo di mascherine FFP1 monouso, equivalenti alla mascherine chirurgiche, sono in arrivo nelle case di tutti i toscani per limitare la diffusione del Coronavirus SARS-CoV-2 (780mila, come elencato nella seconda pagina, per la provincia di Livorno). A distribuirle saranno i Comuni e a Livorno, dove per la serata di ieri era previsto l'arrivo di 344mila pezzi, l'amministrazione comunale si è messa subito al lavoro per organizzare la consegna casa per casa, come disposto dall'ordinanza regionale. Ne toccheranno due a testa, "ma altre saranno consegnate consegnate successivamente", assicura il governatore della Toscana, Enrico Rossi. "Un lavoro enorme - speiga il sindaco di Livorno, Luca Salvetti -, siamo stati i primi a erogare i buoni spesa e cercheremo di essere altrettanto rapidi anche con i dispositivi di protezione individuale".

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Coronavirus, mascherine obbligatorie: quando e dove indossarle

Sette i giorni di tempo per ultimare la distribuzione, così come indicato dal presidente della Regione, dopodiché sarà obbligatorio indossarle sui mezzi pubblici, sui taxi e mezzi a noleggio con conducente, nei negozi e a fare la spesa, negli uffici e luoghi chiusi ma anche negli spazi all'aperto frequentati da più persone e dove è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale di sicurezza. L'obbligatorietà - esenti i bambini al di sotto di sei anni e, previo certificato medico, coloro che risultassero intolleranti - sarà ad ogni modo graduale, ovvero scatterà, nei singoli territori comunali dal momento in cui il sindaco comunicherà alla Regione che l'ultima mascherina è stata consegnata. 

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Rossi: "Elemento di prevenzione primaria, il rifornimento è assicurato"

"Abbiamo pensato che indossare le mascherine chirurgiche sia un primo elemento di prevenzione primaria, che può aggiungersi alle tante disposizioni assunte sui comportamenti da tenere - dice in un video postato su Facebook il presidente Enrico Rossi -. La scelta della consegna a domicilio è stata fatta per evitare dispersioni e assembramenti. Ma sia ben chiaro - ammonisce Rossi - avere la mascherina non autorizza ad uscire. Il primo compito di ciascun toscano è quello rimanere a casa, salvo motivi di necessità che sono il lavoro, fare la spesa o recarsi dal medico o in farmacia. E siccome a fare la spesa o dal medico uno non va tutti i giorni, il numero limitato di mascherine di questo primo stock è già sufficiente a garantire autosufficienza per un certo periodo. Ma ne stiamo già acquistando altre, le stiamo producendo grazie pure ad una filiera toscana, e il rifornimento".

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Salvetti: "Lavoro enorme, cercheremo di essere rapidi come con i buoni spesa"

"Un lavoro enorme - assicura il sindaco di Livorno, Luca Salvetti -. In una settimana dovremo spacchettare i cartoni, dividere 344mila mascherine, confezionarle in bustine da due e distribuirle a tutti i cittadini casa per casa. Ci stiamo coordinando con il capo della protezione civile, Annalisa Maritan, il responsabile della protezione civile, Lorenzo Lazzerini, il direttore generale del Comune di Livorno, Nicola Falleni, e il capo di gabinetto, Fabio Bani: la logistica non è semplice, ma cercheremo di essere altrettanto rapidi come con l'emissione dei buoni spesa che siamo stati tra i primi comuni in Italia a rendere disponibili per i cittadini".

"Dovremo andare quartiere per quartiere - conclude il sindaco - e distribuire i dispositivi a ogni singolo livornese. Certo, terremo di conto anche delle situazioni di maggiori fragilità e magari lasceremo qualche dispositivo in Comune, in una postazione adeguata, ma sarà comunque un lavoro mastodontico. Per questo ringrazio tutti gli uffici e il personale che da oltre un mese stanno lavorando sotto stress per risondere in tempi rapidi a ogni esigenza determinata da questa emergenza sanitaria". 

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